Roma, metro Ottaviano, vigilante evita un borseggio, pestato dal branco, calci ad addetta dell'Atac

Roma, metro Ottaviano, vigilante evita un borseggio, pestato dal branco, calci ad addetta dell'Atac
di Ilario Filippone
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Martedì 28 Luglio 2015, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 09:09

Prima hanno accerchiato un vigilantes della Italpol, pestandolo brutalmente per aver tentato di sventare un borseggio. Poi, hanno preso a testate un'addetta dell'Atac. Ancora scene di degrado e violenza nei sotterranei di Roma. Lo scorso venerdì, intorno alle otto di sera, una schiera di rom ha picchiato selvaggiamente una guardia giurata e una dipendente dell'Atac alla stazione metro di Ottaviano. L'uomo è stato trasferito in ambulanza all'ospedale più vicino, dove è stato preso in consegna dai sanitari, mentre la donna ha riportato dei lividi al volto. L'allarme è scattato nell'immediato: una chiamata al centralino parlava genericamente di un pestaggio. Una volta giunti sul posto, gli agenti del commissariato Prati hanno sentito i testimoni oculari, ma la svolta è arrivata dai filmati delle videocamere di sorveglianza. Le immagini hanno immortalato il raid. Visionando attentamente ogni fotogramma, gli investigatori sono riusciti ad avere un quadro ben preciso. Tra gli aggressori, una decina, ci sarebbero anche dei minori. Secondo una prima ricostruzione, sono stati attimi concitati. Quando si è messo a rincorrere il borseggiatore, il vigilantes è stato circondato da un gruppo di rom.

IL BASTONE

Sono volati calci, pugni.

L'occhio della telecamera ha inquadrato anche una ragazzina. Ha cercato di spezzare in due un bastone, per infilzare la guardia giurata, ma è stata fermata da una dipendente dell'Atac, che è stata colpita al volto. Intanto, è scattata la caccia all'uomo. Stando a indiscrezioni trapelate, gli inquirenti sarebbero già sulle tracce dei rom. Per arrestarli, si rovista nel sottobosco della delinquenza di strada. Nel gabbiotto della stazione di Ottaviano, ieri, c'erano una guardia giurata e un addetto dell'Atac. Nessuno se l'è sentita di ritornare sulla vicenda. Bocche cucite anche sui nomi delle vittime dell'aggressione: «Oramai – è stato il commento dei due - la metropolitana è un luogo di frontiera, quanto accaduto l'altra notte non fa più notizia, gli assalti si ripetono costantemente, l'ultimo si è consumato a San Paolo, anche se di tutt'altra natura». Quattro giorni fa, un macchinista si è barricato nella sua cabina, per non rischiare il linciaggio dei passeggeri, esasperati dall'ennesimo disservizio del trasporto pubblico capitolino. Il convoglio è rimasto fermo per mezz'ora, solo il vetro di protezione e l'arrivo dei poliziotti hanno evitato il peggio.

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