Chiede informazioni sulla notte bianca appena trascorsa e assicura che non mancheranno occasioni per prendere un caffè al bar insieme ai reatini. Anche il nuovo pastore della chiesa locale è intenzionato ad accorciare le distanze con i fedeli.
«Vorrei che la Curia fosse una casa aperta a tutti, un luogo d’incontro, di dialogo e di confronto, non uno spazio semplicemente museale, ma fatto di gente che trova anche l’occasione per migliorare la città».
Poi una dura presa di posizione: «Di cose da migliorare - dice - ce ne sarebbero parecchie. Negli anni Rieti ha perso troppi treni. Sono rimasto colpito nel vedere le difficoltà legate a esempio al mondo dei trasporti, alla ferrovia e alla Salaria in particolare. Ho come l’impressione che ci sia stata una strana forma di miopia nel non curare questi aspetti».
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