Bergoglio, le riforme continuano: pronto un nuovo ministero dell'Informazione

Bergoglio, le riforme continuano: pronto un nuovo ministero dell'Informazione
di Franca Giansoldati
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Martedì 9 Giugno 2015, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 17:38
Città del Vaticano - Resistenze varie, un passo avanti e due indietro, discussioni interminabili. Non è facile da realizzare il programma di rimettere ordine all'interno della curia romana, anche se il gruppo dei cardinali che fanno parte del C9, la task force individuata da Bergoglio all'inizio del suo pontificato, è decisa a procedere senza guardare in faccia nessuno.



Controlli finanziari, verifiche continue, accorpamenti, ridimensionamenti di alcuni settori scarsamente produttivi. Il tutto per riportare nella giusta dimensione l'apparato curiale perché, come dice un cardinale, «questa è la Chiesa e non una corporation». La decima riunione del C9 si è conclusa con altri tasselli e in prospettiva c'è la volontà di riscrivere la costituzione apostolica Pastor Bonus.



Intanto tre nuovi dicasteri potrebbero essere varati nei prossimi mesi nell'ambito della riforma. Due saranno congregazioni e assorbiranno sei attuali pontifici consigli: Migranti, Cor Unum e Giustizia e pace, da un lato, Pastorale sanitaria, Laici e Famiglia, con l'aggiunta dell'Accademia della Vita. Una pletora di uffici ritenuti dei doppioni che con il tempo sono destinati ad essere ridimensionati. Il terzo nuovo dicastero si chiamerà "Segreteria dell'Informazione" e assorbirà il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali e l'attuale Ufficio Informazione della Segreteria di Stato.



A questo polo faranno riferimento anche l'Osservatore Romano, la Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano, la Libreria Editrice Vaticana e il Servizio Internet. Saranno tutti tenuti ai controlli e alle decisioni del nuovo organismo. In pratica perderanno la loro storia autonomia. A disegnare i confini dei nuovi dicasteri sono appunto i cardinali del C9. Tra i membri ci sono i grandi elettori di Bergoglio: il cardinale di Boston Sean O'Malley, campione della lotta alla pedofilia e chiamato dal Papa a presiedere la nuova Commissione per la tutela dei minori, e il potente cardinale prefetto della Segreteria Economica, George Pell, l'ex arcivescovo di Sydney che uno dei membri della commissione, il britannico Peter Saunders, vittima di abusi, ha attaccato, accusandolo di essere un "sociopatico" per aver insabbiato le inchieste sui preti pedofili e risposto in modo freddo (e con offerte di denaro) alle persone ferite in modo così grave da questi criminali, e il cardinale bavarese Marx.
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