Pensioni, Renzi: «Più flessibilità. Inps dia libertà di scelta sull'uscita»

Pensioni, Renzi: «Più flessibilità. Inps dia libertà di scelta sull'uscita»
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Martedì 19 Maggio 2015, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 07:47

«L'impegno del governo è chiaro ed è: liberiamo dalla Fornero quella parte di popolazione che accettando una piccola riduzione può andare in pensione con un po' più di flessibilità. L'Inps deva dare a tutti la libertà di scelta». Così Matteo Renzi, a Porta a Porta, sul progetto di revisione della riforma delle pensioni.

«Senza fare promesse, altrimenti dicono che è una promessa elettorale» dico che «con la legge di stabilità stiamo studiano un meccanismo non per cancellare la Fornero ma per dare un po' di libertà se ad esempio a 61 anni vuoi andare in pensione e accetti di prendere quei trenta euro in meno», aggiunge. «Gli italiani sono intelligenti - continua - Bisogna dire che su tu vai in pensione a questo livello prendi "x".

Se vai in pensione a questo altro livello, prendi questo. Scegli tu!».

«La sentenza della Consulta avrebbe imposto al governo di ripagare 18 miliardi di euro ma i cittadini sanno che non ha senso spendere 18 miliardi per dare i rimborsi anche a chi sta abbastanza bene o bene», sottolinea poi Renzi tornando sulla decisione del governo di rimborsare parzialmente, dopo la sentenza della Consulta, le pensioni non rivalutate in seguito a un provvedimento del governo di Mario Monti del 2011. «Abbiamo risolto un problema in giro di 15 giorni e abbiamo recuperato credibilità in Europa», osserva ancora Renzi.

«Chi ha qualcosa da dire se la prenda con me non con la mia famiglia: mio padre ha ricevuto un avviso di garanzia e per fortuna ne è uscito pulito, mia moglie è sotto i riflettori delle tv da un mese per la riforma della scuola», afferma infine ancora il premier.

L'Italia intanto incassa l'ok dell'Ue sul rimborso delle pensioni. Come previsto, la Commissione europea ha infatti accolto «con favore» la soluzione individuata e «l'impegno del Governo a mantenere i target di bilancio inseriti nella legge di stabilità 2015». Risolto dunque il problema rimborsi in modo quasi indolore - almeno per il bilancio dello Stato ma non per Susanna Camusso che giudica la risposta «insufficiente» - è già alla legge di stabilità che si guarda per mettere mano in modo più organico e complessivo al sistema previdenziale e rivedere la legge Fornero.

Renzi vede la prossima operazione come una sorta di «liberazione» dagli schemi attuali e anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti interviene per spiegare che la riforma varata dal governo Monti ha «un livello di rigidità troppo alto» tra ingressi e uscite nel mondo del lavoro. L'obiettivo è quello di riequilibrare il rapporto tra generazioni, abbassando l'età pensionabile per chi vuole ritirarsi prima dal mondo del lavoro, a patto di una proporzionale decurtazione dell'assegno. «Ci sono molti giovani - ha spiegato - che vogliono lavorare, per questo dobbiamo costruire un meccanismo che consenta un rapporto tra entrate e uscite più dinamico».