L'Onu premia padre Aldo Marchesini, il chirurgo bolognese che rischia la vita per curare l'Africa

Padre Aldo Marchesini
di Anna Guaita
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Venerdì 21 Marzo 2014, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 11:01
Un sacerdote missionario bolognese stato insignito oggi del “World Population Award” delle Nazioni Unite. Padre Aldo Marchesini, un chirurgo di 72 anni che ha impegnato tutta la vita ad assistere i malati in Africa è stato descritto dal portavoce del Segretario generale Ban Ki-moon come “Un prete cattolico che si è dedicato ai temi della popolazione per più di 40 anni, e che è stato anche rapito e imprigionato numerose volte”. Padre Aldo è membro della Congregazione dei sacerdoti del Sacro Cuore. E’ arrivato nel Mozambico dal 1974, e lì ha lavorato negli ospedali di Mocuba, Songo, Tete e Quelimane.



Nel 2006, padre Aldo ha raccontato in un’intervista di aver scoperto di essere sieropositivo: operando e assistendo donne partorienti sieropositive si era anche lui preso il virus. Ha spiegato come ha avvertito forte l’ingiustizia del fatto che lui, italiano, potesse avere accesso ai farmaci che lo avrebbero salvato mentre migliaia di persone in Africa ne erano prive. Quindi si è battuto per portare i farmaci salvavita anche nei suoi ospedali. E non solo: padre Aldo avrebbe potuto scegliere di restare in Italia a curare se stesso, ma ha preferito tornare fra i suoi colleghi, i malati e gli infermieri, offrendosi come prova di come la malattia possa essere combattuta.



Nell’intervista all’antica e rispettata rivista missionaria, il sacerdote aggiunge che doveva anche affrontare un’altra “grande lotta”, quella “contro lo stigma: «Pensai – spiega - che la mia vicenda personale di sieropositivo in terapia antiretrovirale potesse essere utile per dare coraggio a molte persone, o perlomeno potesse servire per rompere la spirale di silenzio e di fuga dalla realtà».



Padre Aldo ha anche scritto racconti e poesie sulla sua esperienza di chirurgo in Africa. Per la cronaca: fa in media 40 interventi chirurgici alla settimana.



Ulteriori informazioni sul suo lavoro di missionario-chirurgo si possono trovare sul suo sito, dove si leggono anche le sue lettere dal Mozambico.



Il World Population Award è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 1981, per premiare individui e organizzazioni che si siano distinti nel migliorare la salute della popolazione mondiale. Quest’anno insieme a padre Marchesini, l’Onu premia anche il Johns Hopkins Programme for International Education in Gynecology and Obstetrics, un’ente non a scopo di lucro oramai presente in 160 Paesi, che è stato fondato dalla Johns Hopkins University nel 1973 per combattere la mortalità nel parto. I premi saranno consegnati a New York l’11 giugno.
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