Pd, Renzi presenta il suo programma: un partito agile che punta sui sindaci

Il sindaco Renzi
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Giovedì 10 Ottobre 2013, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 20:15
ROMA - un viaggio a forma di freccia quello che propone Matteo Renzi per la sua scalata alla segreteria del Pd, un percorso che ha un obiettivo ambizioso: «provare a risvegliare l'entusiasmo». Il logo scelto dal sindaco di Firenze per promuovere l'appuntamento di sabato a Bari, con cui comincia il tour in vista dell'8 dicembre, lancia un messaggio chiaro racchiuso in quella parola, «L'Italia», scritta al contrario, da sinistra verso destra, perchè si vuole cambiare «verso», si vuole parlare della politica «come di una cosa bella», che dia «entusiasmo» e «speranza», sottolinea Renzi in serata in Tv. E cambia, in effetti, anche il verso e la direzione del suo tour: quello per le primarie per la premiership partì da una città del Nord, Verona, mentre questa volta la campagna parte dal Sud, da Bari.



Lo slogan ideato da Proforma - la stessa agenzia barese che in passato ha curato campagne di comunicazione per Vendola, Bersani, Emiliano e Monti - è appunto «L'Italia cambia verso» e Renzi vuole cominciare «alla grande», con un appuntamento, quello di Bari, organizzato in una sala (ospita 2.000 persone) della Fiera del Levante, il luogo che negli anni ha visto sul palcoscenico i grandi leader dei partiti e i presidenti del Consiglio di ministri che si sono succeduti, proporre e tracciare le linee del futuro economico del Paese e del Mezzogiorno. «La Fiera è un luogo simbolo - sottolinea Emiliano, che sabato sarà con Renzi - e dopodomani Bari accoglierà a braccia aperte il sindaco di Firenze che ha la capacità di cambiare linguaggio e declinare tutte le lingue in un modo nuovo, per parlare alle nuove generazioni. Il Pd finalmente si occupa di chi non è ancora nato, si occupa del futuro».



L'endorsement di Emiliano è chiaro anche se il primo cittadino avvisa: «quando io voto qualcuno non me lo sposo», «non perdo la mia autonomia». A Renzi il sindaco di Bari, presidente del Pd pugliese, a nome di tanti iscritti del partito, chiede di costruire un Pd che consenta il governo dell'Italia. Renzi di fatto, secondo Emiliano, ha in testa una serie di elementi che lasciano sperare in un nuovo «verso»: l'azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti, l'eliminazione delle Province, la semplificazione della politica, una politica di abbassamento delle tasse, la lotta alla mafia, la centralità del Sud in una battaglia di competitività in Italia e in Europa e la riforma elettorale.



«A Bari - promette Renzi su questo tema nella sua e-news - cercheremo di fare una proposta chiara e netta». E mentre i renziani continuano la conta raccogliendo firme alla Camera e al Senato per mostrare a tutti i muscoli raccogliendo peraltro risultati lusinghieri, la Serracchiani si fa sentire da Bruxelles: «potrebbe essere la volta buona che si superano determinate filiere, determinate correnti - dice - e magari si punti davvero a una coesione all'interno del partito».



Domani Renzi consegnerà alla direzione nazionale del partito, insieme alla candidatura, il suo documento programmatico, che in queste ore sta ancora limando, dal quale emerge il Pd che il sindaco ha nella testa: dovrà essere un partito agile e radicato, in cui molto spazio dovrà essere dato agli amministratori locali e ai sindaci. Un partito che dovrà essere capace di riformare la giustizia, di cambiare la legge sull'immigrazione Bossi-Fini («non serve a niente - dice Renzi - è fallita»). Le regole del gioco, insomma, vanno cambiate.






L'intervista al Tg3. «Sì, condivido la prudenza» del Pd «perchè non credo si debba partire da amnistia e indulto, ma hanno senso, eventualmente, alla fine di un percorso di riforma». Lo dice Matteo Renzi al Tg3 commentando il messaggio del presidente Giorgio Napolitano e quindi la 'prudenzà manifestata dal Pd su provvedimenti di clemenza per alleggerire il sovraffollamento carcerario. Renzi specifica che il presidente Napolitano «ha fatto un messaggio di grande valore. Gli attacchi sguaiati nei suoi confronti sono inaccettabili». Detto questo, per Renzi, prima dei provvedimenti di clemenza sarebbe bene mettere mano a leggi come la Bossi-Fini o la Giovanardi sulle droghe leggere. E poi bisogna distinguere da reato a reato: «Non si può fare bomba libera tutti».



La corsa di sindaco. «Credo proprio di sì». Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi al Tg3 replicando a chi gli chiedeva se correrà per sindaco di Firenze citando ad esempio il fatto che «è normale che un segretario di partito possa fare il deputato, l'importante faccia bene il suo lavoro».



Un grande spazio nel documento, sempre secondo quanto viene spiegato, sarebbe dedicato al tema della scuola, ci sarebbero passaggi sull'Europa e una parte sarebbe dedicata all'economia e al fisco così come alla riforma della burocrazia, da sempre cavallo di battaglia del sindaco. Per quanto riguarda i temi economici un passaggio importante sarebbe dedicato al tema di come riattivare il credito alle imprese per agevolare la ripresa nel tessuto delle Pmi. Al documento, la mozione dell«Italia che cambia verso', hanno collaborato, tra gli altri, esponenti vicini al sindaco come il deputato Dario Parrini ma anche Enrico Morando e Giorgio Tonini.
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