Terrorismo, Gentiloni: «Rischio concreto di attacchi, ci sono 5 mila foreign fighters in Europa». Renzi: «Condotte operazioni con altri Paesi»

Terrorismo, Gentiloni: «Rischio concreto di attacchi, ci sono 5 mila foreign fighters in Europa». Renzi: «Condotte operazioni con altri Paesi»
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Lunedì 19 Gennaio 2015, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 22:39

In Europa è più alto che mai il rischio di attentati terroristici. La conferma è arrivata anche dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che ha parlato al termine del Consiglio Esteri Ue.

«Dalla riunione è emersa la conferma della minaccia terroristica all'insieme dei paesi europei: si stima ci siano tra i tremila e i cinquemila "foreign fighters" in Europa», ha spiegato Gentiloni.

«Stiamo pensando all'istituzione di attachè per la sicurezza nelle delegazioni Ue dei Paesi a rischio.

Oltre ad un membro permanente arabo nel team della Commissione Europea sul terrorismo. Non possiamo accettare che la minaccia terroristica cambi il nostro modello di società» e le sue libertà.

Il ministro ha sottolineato di essere contrario alla chiusura dello spazio Schengen: «Rimettere le frontiere non sarebbe una soluzione». È «il ritorno dei "foreign fighters" il problema da affrontare» aggiunge, indicando che essi «dovrebbero essere seguiti e controllati».

«C'è un'aspirazione politica comune a combattere la minaccia molto alta del terrorismo, senza rinunciare alle libertà fondamentali del modello europeo». Lo afferma il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, specificando che i ministri Ue sollecitano lo sblocco della direttiva sullo scambio di dati Pnr, ferma al Parlamento europeo, sottolineando che essa «non provoca un attentato mortale alla nostra privacy ma è fondamentale per l'individuazione della minaccia terroristica».

Renzi: «Operazioni anti-terrorismo con altri Paesi». «Ci sono state almeno un paio di operazioni» contro il terrorismo condivise dall'Italia «con i servizi segreti degli altri Paesi» di cui non si è ancora avuto notizia. Lo ha rivelato il premier Matteo Renzi nel corso di un'intervista a Quinta Colonna su Rete4.

«Questa è la volta buona» perchè i Paesi si coordinino nel contrasto al terrorismo internazionale, ha continuato il premier, «Oggi molti gruppi radicali prima ancora che dentro le moschee dei predicatori fanatici si riuniscono attraverso Internet: l'intelligence può controllarli. Allora scambiamo informazioni. Bisogna fare sì che i servizi segreti dialoghino di più tra loro. Bisogna passare dalle chiacchiere ai fatti».

Poi, parlando della proposta di Marine Le Pen sull'abolire il trattato di Schengen, Renzi ha sottolineato che «Marine Le Pen la butta sulla paura. Ma quando la sento dire che bisogna chiudere Schengen rispondo che così non risolve i problemi» perchè ad esempio gli autori dell'attentato di Charlie Hebdo «erano cittadini francesi. Alla manifestazione di Parigi abbiamo detto ai terroristi che non vinceranno sulle nostre paure. Ed è stato emozionante».

Borghezio: «Bitcoin per finanziare terroristi». Il sistema dei "Bitcoin" potrebbe essere utilizzato per finanziare il terrorismo islamico: è l'accusa mossa oggi dall'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio in un'interrogazione presentata alla Commissione Ue. Borghezio sottolinea che «per una parte dei finanziamenti al terrorismo islamico viene utilizzato il sistema denominato Hawala, che fa capo allo Sharia Supervisory Board of Islamic Banks and Institutions». Oltre ai già noti canali di finanziamento attraverso «le cosiddette raccolte di fondi caritatevoli», però, un nuovo canale «è quello che si realizza attraverso l'uso degli Bitcoin di difficile tracciabilità», afferma Borghezio. Per questo l'eurodeputato chiede alla Commissione europea «quali misure più adeguate e stringenti intende attuare per contrastare tali metodi di finanziamento del terrorismo islamico».

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