Terni, appalti in ospedale
l'indagine non si ferma

Terni, appalti in ospedale l'indagine non si ferma
di Nicoletta Gigli
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Martedì 11 Settembre 2018, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 18:37
TERNI Le indagini della procura sulla gestione dell’azienda ospedaliera vanno avanti senza sosta. La sensazione è che non si limitino al progetto per combattere le infezioni affidato senza alcuna gara per una spesa di 250mila euro. La certezza è che la procura, al termine delle indagini svolte dalla guardia di finanza, contesta la turbativa d’asta ai vertici dell’ospedale ternano per l’affidamento diretto ad un’azienda delle forniture di materiali e la relativa formazione legate ad una sperimentazione per la tutela e la prevenzione dei rischi di infezioni del sito chirurgico. L’azienda ospedaliera si difende: “Abbiamo fornito i documenti e i chiarimenti richiesti dall’autorità competente”. L’ipotesi di reato contestata dal pm, Raffaele Iannella, è quella di turbativa d’asta. Quattro gli indagati: il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Santa Maria”, Maurizio Dal Maso, il direttore amministrativo, Riccardo Brugnetta, Cinzia Angione, responsabile degli appalti e Andrea Lorenzoni, responsabile degli affari generali. Nel mirino della procura la delibera del 2017 con cui i vertici dell’azienda ospedaliera ternana dettero il via al progetto sperimentale di prevenzione delle infezioni del sito chirurgico. Oggetto della sperimentazione un pacchetto integrato di dispositivi medici, formazione e strumenti digitali volto a delineare - si legge nella delibera - “un nuovo percorso di prevenzione” che conduca “ad una riduzione efficace e tracciata delle infezioni”. La sperimentazione prevedeva “un pacchetto integrato di prestazioni e forniture volto a definire uno studio tecnico, operativo e metodologico, propedeutico alla redazione di un apposito capitolato speciale in vista del successivo affidamento di tali prestazioni mediante procedura di gara”. La reazione della direzione aziendale non si è fatta attendere: “Abbiamo già fornito tutti i documenti e i chiarimenti richiesti dalle autorità competenti, in spirito di completa collaborazione, per quanto riguarda il progetto di miglioramento assistenziale realizzato nell’azienda ospedaliera per la riduzione delle infezioni ospedaliere, in particolare quelle del sito chirurgico” spiega una nota dell’ufficio stampa. “Riconfermando la massima disponibilità e collaborazione, la direzione aziendale ha già oggettivamente dimostrato di avere sempre operato nel rispetto completo delle leggi vigenti, tant’è che, come già esplicitato alla procura, in realtà non vi è stata alcuna spesa aggiuntiva e alla fine della sperimentazione sono stati riscontrati una sensibile riduzione delle infezioni ospedaliere e un importante risparmio in termini di giornate di degenza, costi diretti e indiretti legati all’assistenza”. 
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