Ai fedeli il Papa è apparso sorridente. Il volto forse un po' segnato dalla stanchezza accumulata in questi giorni. Naturalmente il primo pensiero esplicitato è andato alle vittime irlandesi degli abusi che hanno macchiato la storia della Chiesa. Papa Francesco ha spiegato ai fedeli che durante la sua permanenza a Dublino ha voluto «farsi carico del dolore e dell'amarezza per le sofferenze causate anche da parte di membri della Chiesa, e del fatto che le autorità ecclesiastiche in passato non abbiano saputo affrontare in maniera adeguata questi crimini».
Poi ha ricordato il raduno Mondiale delle Famiglie. «La mia presenza voleva soprattutto confermare le famiglie cristiane nella loro vocazione e missione. Le migliaia di famiglie – sposi, nonni, figli – convenuti a Dublino, con tutta la varietà delle loro lingue, culture ed esperienze, sono state segno eloquente della bellezza del sogno di Dio per l’intera famiglia umana». Non sono mancati riferimento al «matrimonio cristiano, patto sacramentale fondato sull’amore di Cristo», infine una battuta sul divorzio che oggi va tanto di moda ma non è di certo il sentiero da percorrere.«È una moda, anche sulle riviste leggiamo: questo si è divorziato... per favore questa è una cosa brutta, io rispetto tutto ma l'ideale non è il divorzio, la separazione, la distruzione della famiglia. L'ideale è la famiglia unita».
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