Musei, il capolavoro è a fumetti

Musei, il capolavoro è a fumetti
di Laura Larcan
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Domenica 22 Luglio 2018, 00:59 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 17:42
Prendere l’arte a suon di sbam, uff, argh e tump tump. Andy Warhol l’avrebbe amata: lui che vedeva nei fumetti una creazione da Pop art. E i musei italiani affrontano la sfida, trasformandosi in strisce d’autore. Magari non ci sono Superman o Wonder Woman tra i Bronzi di Riace e la Paolina Bonaparte (solo per adesso, chissà), ma piccoli grandi eroi sì, capaci di vivere avventure straordinarie a tu per tu con statue, scheletri, fantasmi di pittori e palazzi secolari. Personaggi e saghe, ovviamente, create dal pennino di famosi fumettisti italiani. Il fenomeno dei musei in salsa graphic novel, insomma, è scoppiato. Hanno cominciato per prime le ventidue autorevoli istituzioni big, quelle promosse dalla riforma dei Beni culturali alla gestione autonoma, dal Colosseo agli scavi di Pompei, passando per gli Uffizi, per intenderci.

GLI ALBI
I bookshop sono dotati di 3500 copie di fumetti inediti personalizzati, pronti ad essere distribuiti gratuitamente a tutti i ragazzi che parteciperanno ai laboratori didattici. Non solo. Il Ministero dei beni culturali, con il supporto di Ales spa, ha aperto il nuovo avviso pubblico per la realizzazione di altri 29 albi a fumetti. “Diventeranno” fumetti, cioè, gli altri dieci musei nazionali passati all’autonomia, dal parco dell’Appia Antica al Museo Etrusco di Villa Giulia, da Ostia Antica al polo delle Ville di Tivoli e delle Civiltà all’Eur di Roma, da Ercolano alla Pilotta di Parma, dai Campi Flegrei al Castello Miramare di Trieste. Ma avranno il loro fumetto anche i musei selezionati all’interno di ciascun polo regionale. L’operazione è stata illustrata ieri alla Reggia di Caserta in occasione del debutto del nuovo fumetto di Maicol & Mirco, con il direttore Mauro Felicori e l’ideatore del progetto editoriale Mattia Morandi. I “musei a fumetti” sono davvero delle piccole opere d’arte. Il ministero le ha realizzate in collaborazione con Cocoino Press Fandango. Hanno un design sofisticato, custodiscono diciotto tavole d’autore, arricchite da informazioni didattiche, piantine e quiz. A crearle, alcuni dei più celebri fumettisti nazionali, che sono stati adottati per settimane dallo staff dei musei, con cui hanno visitato e persino scoperto luoghi nascosti: «Come i corridoi segreti, metafisici, della Galleria nazionale d’arte Moderna di Roma», ricorda con ironia LRNZ che alla Galleria di Valle Giulia ha portato i suoi ragazzi in fuga da un’era post apocalittica.
Ma c’è anche la storia d’amore a Pompei in stile Black Mirror, dove Bianca Bagnarelli disegna una giovane turista di un futuro ipertecnologico che incontra un abitante in peplum. E c’è la famiglia milanese in visita a Brera creata da Paolo Bacilieri che scopre la Pinacoteca, sala per sala, attraverso gli ultimi 100 anni, osando immaginare persino un omicidio ai piedi del Cristo morto del Mantegna. C’è il romanticismo dark di Squaz che confeziona il risveglio dell’Atleta del Museo archeologico di Taranto grazie al tocco magico di una visitatrice.
Agli Uffizi ecco l’avventura di Margherisba, aspirante pittrice seguace della vera artista Sofonisba Anguissola, sulle strip divertenti di Alessandro Tota. Spiccano i Bronzi di Riace nella Teoria degli opposti di Vincenzo Filosa e i teneri personaggi di Maicol & Mirco che si ritrovano alle prese con l’allagamento della Galleria delle Marche, e il viaggio nel tempo fino a Poseidonia di Dr. Pira per Paestum. Mentre Fabio Ramiro Rossin evoca il principe sognatore del Palazzo Reale di Genova. Alla Galleria Borghese c’è la scimmietta dispettosa di Martoz che si arrampica sulla spalla di Napoleone in cerca della sorella Paolina, mentre a Palazzo Barberini i due visitatori spavaldi di Paolo Parisi provano il brivido di rimanere soli in un tour notturno tra la Fornarina e tele parlanti.
PRINCIPI E GATTI
E c’è il Colosseo con Roberto Grossi: ogni vignetta diventa un’epoca, in un timelapse lungo milioni di anni, da Goethe ad Alberto Sordi: «Mi sono messo all’imbocco della via Sacra, e da lì ho immaginato lo scorrere del tempo». Ecco il principe condottiero di Lorena Canottieri che vive nei Musei Reali di Torino, e l’impresa del bambino Ramarro nei labirinti segreti del Palazzo Ducale di Mantova disegnati da Sara Colaone. E lo spassoso Super Amedeo creato da ZuZu per l’Archeologico di Napoli, e i gatti che visitano di notte le Gallerie Estensi di Marino Neri. Il David dell’Accademia fiorentina deve vedersela con Neri della terza B, creato da Tuono Pettinato, mentre Perugino incontra Mirko deriso dai bulli, nella striscia si Andrea Settimo. A Capodimonte Lorenzo Ghetti immagina le scorribande di una guida, una custode e una viaggiatrice. E che dire del vermetto guida nelle Gallerie di Venezia di Alice Socal, e delle struggenti anime inquiete di Otto Gabos che aleggiano nel Bargello di Firenze? Brrr, glu glu, splash.
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