Amelia: immobile ex Federici, le idee di sviluppo dell'imprenditore Fabrizio Cameli

Fabrizio Cameli della Talenti
di Marcello Guerrieri
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Venerdì 13 Luglio 2018, 20:17
I lavori di ristrutturazione profonda cominceranno appena dopo l’estate, quando tutti i bolli saranno apposti nel modo giusto: per l’immobile dell’ex pastificio d’Amelia, acquisito dopo le procedure di un fallimento, la rinascita sembra ormai in dirittura d’arrivo per merito della Talenti, una società della famiglia Cameli, che è guidata da Fabrizio, il vero motore, ma che è assistita adeguatamente dai figli Edoardo e Federica, componenti della quarta generazione imprenditoriale. E saranno comunque lavori consistenti perché c’è da rimettere a norma quell’edificio, riemerso dalla chiusura, avvenuta nel 2004, dopo anni di onorata funzione, coinvolto in un crack che non meritava. “Non cercheremo imprese lontane, avulse dalla nostra realtà, solo per risparmiare qualche euro – spiega Fabrizio, ricordando che quella è stata da sempre la filosofia aziendale – quindi guarderemo al territorio, dal quale vorremmo avere risposte importanti”. La Cameli è tra i più grandi produttori italiani di mobili da giardino ed ha rappresentanze e negozi in oltre quaranta paesi. Intanto Fabrizio Cameli si guarda e riguarda il suo nuovo acquisto: ieri mattina c’è passato davanti apposta, con la sua auto, capendo ancora di più il senso dell’impegno che lo attende, della sfida per la sua azienda e per i suoi collaboratori. Per adesso, la progettazione sta per essere inviata in comune, dove la sindaca Laura Proietti, non vede l’ora di poter tagliare un nuovo nastro, come fece per il Molino cooperativo e come potrebbe fare per il panificio: “Abbiamo trovato una valida sponda in lei e nella sua amministrazione” dice ancora Cameli.
L’aspetto più positivo per l’economia aziendale non è tanto la “riunione”, importantissima, nello stabile da 22.000 metri quadrati di Fornole d’Amelia di molte delle funzioni che la società aveva sparse ad Acquasparta in immobili separati, quanto la voglia di fare in proprio le lavorazioni che erano sono sparse al momento, anche lontano da Acquasparta: il gruppo si vuole attrezzare per una filiera vera e propria, alimentando la qualità, che dovrebbe portare ulteriore occupazione oltre alle trenta unità esistenti, che verranno tutte trasferita appena terminati i lavori. Ed allora bene, benissimo, il grande showroom, che si affaccerà lungo la strada amerina, bene, benissimo la concentrazione di uffici tecnici, amministrativi, ufficio studi delle tendenze della moda, e progetti, ma la voglia di costruire di fare in proprio tutto quanto è possibile. “Siamo una parte, anche se piccola, del made in Italy, siamo convinti che a vincere siano le idee, come quella che sino ad ora abbiamo messo in campo. Meglio allora poter creare qui, ad Amelia, una fabbrica, facendo, anche in questo caso, leva sulla imprenditoria locale, sull’artigianato di qualità che il territorio sarà in grado di fornire”.
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