La castità è una frigidità calcolata

di Roberto Gervaso
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Giovedì 12 Luglio 2018, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 14:07
Mi sono sognato e non riuscivo a svegliarmi.
- A Vittoria devo tutto quello che un giorno saprò.
- Oggi ho la mente altrove, ma non riesco a capire dove.
- Sono cosciente di quel che ho fatto, anche se l'ho fatto con incoscienza.
- Ai miei nipotini non chiedo niente, anche perché farebbero altro.
- Gli italiani li riconosci al bar, allo stadio e quando corteggiano una donna, finché non diventa moglie.
- È facile dare il meglio di sé a letto con una donna. Ma è difficile dare il meglio di sé dopo.
- Per me, la vita è sempre stata un mix di sensualità e di misticismo.
- Chissà se nell'aldilà avrò nozione di dove mi trovo e memoria dell'aldiquà.
- La castità è una frigidità calcolata.
- Se a qualcuno non piacciono i miei aforismi, legga quelli di la Rochefoucauld.
- Quello che ho dimenticato della scuola me l'ha insegnato a caro prezzo la vita.
- Non sarò mai l'uomo felice di un tempo, ma neanche, di quel tempo, l'uomo infelice.
- Oltre a una certa età la vita non insegna più niente.
- Ho cercato tanto anche quello che ero certo di non trovare.
- Sono grato a Vittoria di avermi frainteso.
- Non c'è sole, ci sono nuvole. E nel mio animo solo penombre.
- Perché ringraziare Dio quando nasciamo e non ringraziarlo quando, nell'aldilà, rinasceremo?
- Penso sempre a quello che penserò quando non ci sarò più.
- A volte, la vita è più complicata in due che in tre.
- Mia moglie mi amministra come un giardinetto.
- Se Vittoria sapesse quel che le devo, mi chiederebbe altro.
- Sono il cancelliere di me stesso, e Dio è il giudice.
- Non puoi non credere alla vita eterna quando ascolti Bach.
- Il buonismo è la prima vittima delle emergenze che esso stesso ha provocato.
- Sono sempre in attesa di un ritorno di una giovinezza che non tornerà più.
- Cosa farò da grande? Quello che ho già fatto.
Non c'è vera cultura senza coscienza.
- Ho un solo desiderio: avere molti ricordi e nessun rimpianto.
- Vivo per scrivere, non scrivo per vivere.
- Se è giusto che tutto comincia, è giusto che tutto finisca. E ricominci.
- La mia anima è stanca; la mia malinconia è malata.
- Non mi ricordo più: sto diventando un altro. Ma chi?
- Si corrono meno rischi in uno scontro a fuoco a Kabul che in una riunione di condominio.
- Rimasto senza difese, temo ormai solo me stesso.
- I miei nipotini sono dei teppisti in libera uscita permanente.
- Le mie troppe vittorie esterne mi hanno sconfitto dentro.
- Sono un uomo finito. Restano solo le rifiniture.
- Non ho più le forze nemmeno di essere egoista.
- A tutto c'è rimedio solo dopo che lo si è trovato.
- Se avessi più denaro non saprei come risparmiarlo.
- Ho una grande esperienza che è riuscita soltanto a farmi rimpiangere i tempi in cui la cercavo.
- Il sole mi fa divampare i sensi; la luna me l'illanguidisce.
- Le gocce di pioggia si mescolano con le lacrime di nostalgia del mio passato.
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