Allarme cinghiali, Coldiretti: «Incolumità pubblica deve essere la priorità»

Allarme cinghiali, Coldiretti: «Incolumità pubblica deve essere la priorità»
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Mercoledì 13 Giugno 2018, 12:55
«Per fronteggiare l’emergenza cinghiali, sempre più evidente nella Capitale, è necessario seguire l’esempio della Regione Lombardia che lunedì ha approvato una delibera, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, per contrastare il proliferare incontrollato degli ungulati», spiega David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio.

«In pratica, viene data la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza, di abbattere tutto l’anno i cinghiali, con l’ampliamento dell’attività di contenimento finora riservata solo alla polizia provinciale e ai cacciatori - aggiunge - Un provvedimento, che riconosce la possibilità dei proprietari di terreni di esercitare una facoltà di legittima difesa, adottato per dare una risposta concreta all’esasperazione degli agricoltori. Una situazione analoga a quella riscontrata nel Lazio dove lo sviluppo degli ungulati ha raggiunto livelli drammatici non solo per i danni, stimati intorno ai 4 milioni di euro ogni anno, ma anche per l’incolumità dei cittadini, messa costantemente a rischio, come testimoniano i numerosi incidenti stradali». 

«I cinghiali, infatti, distruggono coltivazioni e strutture e attaccano uomini e animali allevati - prosegue Granieri - Un fenomeno che si ripete quotidianamente anche all’interno dei 15 parchi urbani e perurbani gestiti da RomaNatura, Ente Regionale che ha ricevuto specifici fondi per realizzare un piano di contenimento dei cinghiali. Purtroppo però i risultati ancora non si sono visti e a farne le spese sono gli imprenditori agricoli costretti a vivere in uno stato di costante preoccupazione e a vedere distrutti in pochi minuti i frutti di mesi di duro lavoro. Tutto ciò va scapito della competitività delle imprese del Lazio, fortemente penalizzate da una problematica per troppi anni colpevolmente sottovalutata. Per questo riteniamo fondamentale un immediato confronto con Maurizio Gubbiotti, presidente di RomaNatura, che consenta di fare chiarezza su programmi, modalità di azione, costi e risultati ottenuti con il piano di contenimento». Conoscere i dati «di questo importante strumento operativo più costituire un valido supporto per programmare interventi futuri - conclude - È nostra ferma intenzione tutelare gli interessi degli imprenditori agricoli, molti dei quali costretti ad abbandonare le coltivazioni per il perdurare della situazione, ormai insostenibile e ingestibile».
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