Melzo, ragazza scomparsa: ricerche nel canale. Un amico: «L'ho lasciata con il fidanzato»

Melzo, ragazza scomparsa: ricerche nel canale. Un amico: «L'ho lasciata con il fidanzato»
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Martedì 12 Giugno 2018, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 21:56
E' ancora mistero sulla sorte di Sara Luciani, la 21enne di Melzo, nel Milanese, scomparsa ormai da quattro giorni. Gli inquirenti hanno individuato una terza persona che la sera di venerdì scorso era in macchina, stando a una testimonianza attendibile, con la ragazza e il fidanzato Manuel Buzzini, operaio di 31 anni che sabato mattina è stato trovato impiccato nel cortile della casa della nonna. L'amico della coppia è stato già sentito e ha spiegato che a un certo punto della serata se ne sarebbe andato, lasciando i due giovani da soli. I due, pare, litigassero nell'ultimo periodo.

I sommozzatori dei vigili del fuoco intanto continuano le ricerche della ragazza nel canale artificiale Muzza, a Trucazzano, nel milanese. Finora è stato trovato il paraurti della Golf su cui Sara è stata vista allontanarsi l'ultima volta. Si era incastrato nelle griglie della centrale idroelettrica di Paullo ed è stato possibile risalire alla vettura grazie alla targa ancora attaccata. Col passare delle ore si fanno sempre più flebili le speranze di trovare viva la ragazza.

Intanto, i primi esiti dell'autopsia hanno confermato che il giovane, con un passato di tossicodipendenza e che pare continuasse a fare uso di cocaina, è morto per impiccagione e che non aveva segni evidenti di lesioni. Nell'ambito dell'indagine, condotta dai carabinieri, è stato ritrovato nel Muzza, lo zainetto di Buzzini con dentro materiale da pesca.

«I genitori di Sara sono stretti nel loro dolore per la scomparsa della figlia e ripongono la massima fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura alle quali sono state date tutte le informazioni richieste e utili per la ricerca di Sara», spiegano in una nota i legali dei genitori di Sara. Gli avvocati Debora Maria Fanciullo e Alessandro Davide Malvezzi chiariscono che «stante la delicatezza del momento e la comprensibile apprensione che ne deriva, la famiglia, che spera di ritrovare la propria figlia, chiede il massimo rispetto per la propria privacy ed ha intenzione di mantenere il massimo riserbo sull'intera vicenda non volendo, almeno per il momento, rilasciare alcun tipo di dichiarazione». 


 
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