Il leader pentastellato ormai tornato a tempo pieno a fare il comico, in una intervista a Newsweek rilanciata dal suo blog, torna anche a usare toni anti-europei: il collante, a quanto sembra, del rilancio dell’intesa di governo con la Lega: «L'Unione europea in passato aveva molti meriti, ma ora è disfunzionale, ha bisogno di riforme. Il Parlamento europeo non ha alcun potere, le decisioni sono prese dai commissari. E se si guarda a chi siede nelle commissioni, si trova un politico circondato da sette lobbisti. Indovina chi prende le decisioni?».
E ancora: «La nostra visione per l'Europa si ispira al modello svizzero di democrazia diretta. Siamo favorevoli a un referendum consultivo sull'euro. Potrebbe essere una buona idea avere due euro, per due regioni economiche più omogenee. Uno per l'Europa settentrionale e uno per l'Europa meridionale».
Non manca una parola sul tema dei migranti, altro fronte caldo con Salvini: «I flussi migratori devono essere controllati. Dobbiamo sapere chi entra in Italia. Il problema non dovrebbe essere lasciato a gruppi non governativi sovradimensionati». E alla domanda su cosa pensi del Presidente russo Vladimir Putin, Grillo sposa ancora la linea Salvini: «E’ certamente una persona che ha idee chiare. Non temo affatto Putin. La Russia vuole fare commercio, non la guerra. L'antiputinismo ci costa miliardi in sanzioni».
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