«Varicella party»: bufera a Milano per il post di una mamma no vax

«Varicella party»: bufera a Milano per il post di una mamma no vax
di Claudia Guasco
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Mercoledì 2 Maggio 2018, 19:20
Il post è corredato di faccina sorridente e palloncino rosso. Allegro e lezioso, su sfondo rosa, come si addice a una festa tra bambini. Forse è una provocazione, forse un vero invito. «Domani varicella party per chi lo desidera. Vi aspettiamo alla casa di Milano», è il messaggio lanciato da una mamma no-vax, attivista del movimento SiAmo, del medico radiato Dario Miedico, che ha sollevato una nuova bufera in tema di vaccini.

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«SOLO IRONIA»
A organizzare il raduno è una mamma dichiaratamente no vax - genovese, ma residente a Milano - che lunedì ha dato appuntamento per una “festa” il cui obiettivo è contagiare i bimbi. Secondo la seguente teoria: la profilassi non serve, anzi è dannosa, la procedura «giusta e sana» è quella di autoimmunizzare i propri figli esponendoli al contagio. La pratica non è nuova e non riguarda soltanto la varicella.

Qualche tempo fa il Garante dei diritti delle Marche Andrea Nobili ha segnalato alla polizia postale un gruppo Facebook sulle vaccinazioni creato da alcuni genitori in cui si suggeriva incontri tra piccoli per «immunizzare in modo naturale e a vita il proprio figlio come una volta». Un comportamento stigmatizzato da Roberto Burioni, medico e professore al San Raffaele di Milano, da sempre impegnato in una campagna di sensibilizzazione per far comprendere a tutti l’importanza del vaccino: «Non so come - afferma - ma io penso che qualcuno dovrebbe fare qualcosa per difendere i bambini dalle scelte dei loro genitori». C’è chi, in rete, chiede l’intervento di polizia e carabinieri per bloccare la sconsiderata iniziativa della mamma genovese, mentre SiAmo la difende assicurando che si tratta di una provocazione.

«Ironia portami via... Basta gattini o cuccioli vari sui social, adesso bastano virus e batteri, per diventare (ironia della sorte) virali. Hai un figlio con una banalissima malattia esantematica, come logica vuole lo tieni in casa e fai dell’ironia “chi vuole partecipare al nostro varicella party?” Apriti cielo! Neanche avessi detto “mio figlio con la lebbra lo porterò in tutti gli asili d’Italia” o “prenderò i vostri figli a vostra insaputa li porterò in casa mia per contagiarli”».

POSSIBILE EPIDEMIA
Battute ritenute fuori luogo dagli esperti. Come spiega l’assessore alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera, la varicella (come il morbillo) «è una malattia esantematica che può avere gravissime conseguenze. E’ stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente». Ecco perché, aggiunge, «giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti “varicella o morbillo party’ e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza».

L’assessore si augura che «nessuno sia stato così incosciente da portare alla festa il proprio figlio». E il virologo Burioni ricorda, come monito per tutti, la storia di Brenden Hall, campione paralimpico australiano, colpito proprio dalla varicella. Hall «ha vinto la medaglia d’oro nei 400 metri stile libero a Londra nel 2012 - racconta il professore - L’ha vinta però alle Paralimpiadi, in quanto a sei anni ha contratto la varicella, che non solo gli ha fatto perdere il 70% dell’udito, ma gli ha anche causato un arresto cardiaco prolungato e una trombosi venosa profonda in una gamba, costringendo i medici all’amputazione. Avete capito bene: è sordo e senza una gamba a causa della varicella. Lui è stato particolarmente sfortunato, ma contrarre questa malattia da bambini, e ancora più essere infettati da questo virus da adulti, può essere molto grave».

Inoltre, spiega Burioni, «se a essere contagiata è una donna in gravidanza o un bambino appena nato da una madre che non gli ha trasmesso l’immunità, il quadro clinico diventa molto grave e quasi sempre irreparabile.
Poiché c’è un vaccino efficace e sicuro, non esiste un motivo al mondo per non evitare a grandi e piccini questi rischi». Il consiglio del professore: «Quando incontrate l’antivaccinista di turno che pensa che la varicella sia una cosa da nulla e magari fa di tutto perché il figlio la contragga invece di vaccinarsi, siete anche in questo caso di fronte ad un campione olimpionico, ma di stupidità».
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