Riccardo De Palo
Lampi
di Riccardo De Palo

Soffri di solitudine? In Giappone puoi affittare un familiare o tutti gli amici che vuoi

Attori di Family Romance
di Riccardo De Palo
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Lunedì 30 Aprile 2018, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 16:28
«Tutto il mondo è un palcoscenico», diceva Shakespeare, e noi non siamo altro che «attori che entrano ed escono dalla scena». In Giappone, dove prendono le cose sul serio, questa massima fa parte della vita comune. Gli over 65 rappresentano il trenta per cento della popolazione; un terzo degli abitanti è single; la solitudine è diventata una piaga sociale. Così, qualcuno ha pensato: perché non prendere in affitto un nonno, una figlia, un padre o addirittura una moglie? Perché non chiedere a un attore di recitare la parte dei nostri cari?

Il fenomeno, ormai consolidato, viene raccontato sul New Yorker da Elif Batuman (grande scrittrice americana di origine turca, autrice tra l'altro di The Idiot), in un lungo reportage. Kazushige Nishida è diventato vedovo a sessant'anni, e dopo avere litigato con la figlia, si è ritrovato completamente solo. Il lavoro non gli mancava, e c'erano sempre colleghi con cui parlare; era il ritorno a casa, in quell'appartamento perennemente vuoto e silenzioso, che gli pesava. Così ha cominciato a cercare conforto nei locali notturni; ma con il solo risultato, quando rientrava, di ritrovarsi solo come prima e con il portafoglio vuoto. In una delle sue notti insonni, mentre era roso dall'amarezza e dai rimpianti, Nishida si imbatté in un programma televisivo, in cui si parlava di una azienda, la Family Romance. Una signora anziana stava raccontando di quanto era contenta, di poter andare a fare shopping con la nipotina. «Certo, era una ragazzina in affitto, ma la donna era veramente felice», ha detto
Nishida al New Yorker.



Il resto della storia è intuibile: l'uomo è diventato un nuovo cliente di questa compagnia in forte crescita, a cui ha ordinato immediatamente una moglie e una figlia part-time, al prezzo dell'equivalente di 350 euro. Non era il sesso a interessargli, ma quei momenti trascorsi insieme a cena, con delle persone che riuscivano davvero a fingere di essere parte della sua famiglia. Nishida voleva soltanto parlare un po', o guardare la televisione con qualcuno che sembrasse veramente sua figlia.

La compagnia di Yuichi Ishii ha un motto: «Più piacere di quanto il vero piacere possa procurare». Lui, il fondatore, è stato anche un nipote in affitto; ma non è certo l'unico a proporre questo genere di servizi. La rivista The Atlantic, che l'ha intervistato, sostiene che il settore è in grande ascesa, e che possiamo aspettarci (almeno nel Paese del Sol levante) un futuro in cui l'interazione umana à la carte diventerà la norma. Talvolta, l'attore riesce effettivamente a riempire un vuoto, a incarnare un bisogno. «Ho recitato la parte di un padre per una dodicenne con una madre single - racconta Ishii - la ragazza era stata vittima di bullismo, la prendevano in giro, così mi hanno contattato. Da allora sono il suo unico vero papà, l'unico che conosca».
Ci sono attori che recitano la parte del marito contemporaneamente per dieci clienti diverse; uomini che (colpevolmente) affittano una moglie carina soltanto per esibirla nelle occasioni sociali, perché la propria è ingrassata; e ragazze single che ordinano online un fidanzato per presentarlo ai genitori che continuano a chiedere loro: «Ma quando ti sposi?»

Ci sono poi ruoli più complicati; il gioco delle parti può farsi più paradossale di una commedia di Pirandello. Ci sono uomini che sono stati traditi, che pretendono pubbliche scuse dall'amante della moglie; capita che la fedifraga di turno affitti un giovanotto a un'agenzia: si presenterà all'indirizzo indicato e, con molti inchini e salamelecchi, chiederà solennemente perdono.

Ci sono anche compagnie che affittano uomini belli e divisi per tipologie (da scegliere con comodo in un catalogo) che vengono convocati per piangere, soprattutto quando si celebra un divorzio; altre aziende invece sono specializzate negli eventi lieti, nei matrimoni. Le nozze possono essere completamente false (e quindi anche gli sposi sono dei fake), oppure si può ordinare soltanto un marito, o una parte degli invitati.
Se il mercato dei parenti è floridissimo, quello degli amici gode di altrettanta salute. La stessa Family Romance ha lanciato anche un servizio di conoscenti su ordinazione, particolarmente abili nella produzione di selfie. Temete che al vostro compleanno o alla festa di laurea non venga nessuno? Chiamate l'agenzia, che scatenerà gli attori della sua scuderia, e vi farà sentire la persona più popolare al mondo. In fondo, diceva Amleto, «la vita si riduce a un ruolo che ognuno di noi deve recitare».
 
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