Era il 4 luglio 2015 quando, in via Pietro Cartoni, intorno alle 7 del mattino, fu trovato il corpo senza vita di Hashem, un cuoco egiziano.
A dare l'allarme, un negoziante della zona, insospettito dalla presenza di un sacco gettato tra due auto parcheggiate. A riconoscere la vittima fu il fratello. Dalle indagini emerse poi che Hashem era morto dopo essere stato legato con le mani dietro alla schiena. L'imputato lo aveva bloccato cingendogli il collo con un legaccio serrato fino a soffocarlo. Dagli accertamenti emerse che Tartour aveva rapinato il connazionale di 5.000 euro che gli sarebbero serviti per pagare alcune mensilità di affitti arretrati per la frutteria che si apprestava ad aprire a Monteverde. A incastrare il giovane furono i tabulati delle telefonate tra i due e alcune incongruenze tra la testimonianza dell'omicida e quelle dei testimoni. Tartour venne quindi arrestato.
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