Morelli aveva presentato prima ricorso al Tribunale civile di Cosenza, che si era dichiarato incompetente territorialmente, poi a Roma, chiedendo di essere candidato e l'annullamento delle consultazioni on line per una presunta incostituzionalità. Nella capitale il ricorso è stato rigettato: il giudice civile ha stabilito che il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, ha la facoltà di scegliere i candidati in base allo statuto, pur criticabile secondo il magistrato per scarsa democraticità.
Analogo ricorso di una attivista veneta, Maria Elena Martinez, era stato bocciato a Roma con analoghe motivazioni e osservazioni sul tasso di democraticità dello statuto M5S.
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