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di Enzo Vitale

Prima di Quark: la divulgazione scientifica di Paolo Maffei

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Domenica 4 Marzo 2018, 21:38 - Ultimo aggiornamento: 22:34

(Paolo Maffei, il celebre astronomo divulgatore umbro)

Ci sono viaggi che conducono in luoghi senza tempo, percorsi segnati dalla memoria. Questo che racconteremo porta idealmente in un luogo distante, distantissimo. Parafrasando uno dei testi più conosciuti dell’astronomia, scritto da Paolo Maffei, questo viaggio termina Al di là della Luna.

C’è un uomo in Umbria, più precisamente a Foligno, che più di ogni altro può raccontare la figura del grande scienziato nato ad Arezzo, ma di origini umbre.
«Conobbi il professor Paolo Maffei più di vent’anni fa, allora ero uno studente di Astrofisica a Frascati. Era il 1972». A parlare è Roberto Nesci, astrofisico di lungo corso, trasferitosi anni fa da Roma a Foligno. «Maffei affrontava i suoi viaggi con la sua Carman Ghia Volkswagen -prosegue Nesci- e si fermava in istituto fino a tardi: manteneva infatti sistematicamente nella sua vita quotidiana l’orario degli astronomi che osservano spesso al telescopio di notte, quindi sveglia tardi, riposo pomeridiano e lavoro fin verso le due di notte».

IL DESTINO
Segno del destino, anzi del cielo, anche Nesci è diventato docente di Astronomia e il suo percorso si è incrociato con il celebre scienziato umbro, divenendone poi il genero.
Rispettando quell’andante tanto in voga tra gli astronomi, seppur in quiescenza, anche Nesci non si è mai fermato. Il suo sguardo è sempre rivolto verso le stelle. «Qui a Foligno -spiega- seguo l’attività di un’associazione di appassionati di astronomia, l’Antares. Fu fondata da Paolo più di 20 anni fa per gestire l’Osservatorio Comunale realizzato nella Torre dei 5 Cantoni, l’unica rimasta delle mura storiche della città. Adesso purtroppo l’Osservatorio è inagibile a causa del terremoto dell’agosto 2016, ma spero che il Comune lo rimetta presto in funzione, anche per non disperdere il piccolo nucleo di appassionati che si era formato».

SCIENZIATO E DIVULGATORE
«Maffei teneva i contatti con i colleghi soprattutto col telefono (la posta elettronica era ancora di là da venire) -prosegue Nesci- e faceva spesso lunghe telefonate, non era un tipo di poche parole. La cura nel parlare era anche cura nello scrivere, e di fatto divenne il primo vero divulgatore di astronomia in Italia, non solo con Al di là della Luna, ma con sistematica collaborazione a riviste e giornali, oltre che con i suoi sostanziosissimi libri successivi».

IL MATRIMONIO
«Ho avuto sempre ottimi rapporti con il mio professore. Poi a un certo punto le nostre vita si sono incrociate. Venne a sapere che io e sua figlia Marta volevamo sposarci quando era direttore dell’Osservatorio di Catania -ricorda sornione Nesci-, e fu così che iniziarono i miei rapporti con Foligno, per me romano perfettamente sconosciuta, tranne per il fatto che alcuni miei compagni ci avevano fatto il servizio militare e la descrivevano come calda d’estate e fredda d’inverno».


(Roberto Nesci, astronomo e genero di Paolo Maffei)

LA CASA E I LIBRI
Nel 1980 Maffei si trasferì da Catania a Perugia, dove aveva contribuito a fondare il Dipartimento di Fisica. «Cominciai a frequentarlo per ovvie ragioni familiari -continua l’astrofisico romano- e la sua casa per me era molto affascinante piena com’era di libri di tutti i tipi: non solo volumi di astronomia, ma anche di arte, storia, letteratura, archeologia, musica, religione e anche ampie collezioni di fumetti recenti e meno recenti. Per me che ho sempre amato la lettura fin da bambino era una specie di bengodi e i week end a Perugia non erano minimamente paragonabili al luogo comune “oddio dobbiamo andare a trovare tua madre”».

PRECISIONE
«Si documentava sempre con molta cura e di qualunque cosa volesse parlare -è sempre Nesci a parlare-, esattamente come faceva nel suo lavoro di scienziato o di divulgatore di scienza. Maffei riteneva suo preciso dovere verificare ogni affermazione che faceva e ogni numero che riportava, andando sempre alle fonti originali e non accontentandosi di informazioni di seconda mano. Non è un caso, infatti, che tutti i suoi libri di divulgazione (Al di là della Luna, I Mostri del Cielo, L’Universo nel Tempo, La Cometa di Halley) sono in realtà dei lavori di rassegna critica e dei capolavori di cesellamento del linguaggio per renderlo il più possibile chiaro anche a chi era digiuno della materia. Per Al di là della Luna fece leggere le bozze alla figlia Marta, allora studentessa di scuola media, chiedendole di segnare ogni frase che doveva leggere due volte per comprenderne il significato, perchè voleva dire che non era scritta abbastanza chiaramente. Poi, sposata Marta, il compito di “assaggiatrice” passò alla moglie».

CATALOGAZIONE RECORD
Dopo la scomparsa di Paolo Maffei, avvenuta nel 2009, Nesci si trasferisce con la famiglia a Foligno riuscendo nell’impresa di far inserire i quasi 10 mila libri dello scienziato nel sistema bibliografico nazionale (OPAC). «Il bello del nostro lavoro di astronomi è che finchè la testa funziona e la salute ce lo permette non si va in pensione. Come Maffei -chiude Nesci- anche io ho abbracciato la divulgazione. Credo faccia parte dei doveri degli uomini di scienza far partecipi i cittadini del lavoro e delle scoperte che si fanno. La conoscenza è un bene comune, un bene che non deve essere privatizzato».

enzo.vitale@ilmessaggero.it

 
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