Due preti recuperano le ricette medievali: in un libro i cibi di pellegrini e Crociati

Due preti recuperano le ricette medievali: in un libro i cibi di pellegrini e Crociati
di Franca Giansoldati
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Martedì 27 Febbraio 2018, 19:38 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 00:54
Città del Vaticano - Ricette antiche, le stesse che venivano utilizzate nei secoli scorsi, per preparare i cibi che i pellegrini si mettevano nelle bisacce e poi partivano per viaggi che duravano mesi, a volte anni. Macinando chilometri e chilometri verso la Terra Santa, la Francigena, Santiago di Compostela, ma anche verso Einsiedeln, dove ha sede l’abbazia benedettina in Svizzera, o al santuario di Altoetting, in Baviera. Le stesse ricette sono state rintracciate e raccolte in un libro da due preti, don Andrea Ciucci e don Paolo Sartor. Un ricettario sui generis intitolato «Nutrire l’anima», edizioni San Paolo, 140 pagine, 18 euro. La ricetta più famosa, tra le tante ritracciate e proposte, è quella per realizzare le Gallette. Biscotti energetici, ideali per il viaggio oltremare, menzionati spesso nei racconti dei viaggiatori medievali come fece il viaggiatore e politico, Leonardo Frescobaldi nel suo notissimo Viaggio in Egitto e in Terrasanta (XIV secolo).

Gli ingredienti sono semplici: 500 grammi di farina, 50 grammi di burro, 500 millilitri di acqua tiepida e una presa di sale. Ancora più facile il procedimento che inizia con l’impasto della farina con il burro freddo e sbriciolato, aggiungendo l’acqua e lavorandolo velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciare riposare e poi stendere la pasta, tagliarla a quadri e infornare le gallette per 30 minuti a 190 gradi. “Il cammino con tutto quello che porta con sé, cibo compreso, è dunque metafora della fede. E ha nel pellegrinaggi la sua pratica più vera, tanto autentica che si trova in tutte le religioni. Come ogni esperienza autenticamente umana anche il camminare ha il suo cibo, e le bisacce dei pellegrini raccontano di eroismi e sacrifici” indicano gli autori. La tavola come grande occasione di accoglienza, condivisione e dialogo.
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