Rieti, conti del Comune:
calano giù entrate tributarie
Scatta l'allarme rosso

Consiglio comunale
di Alessandra Lancia
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Venerdì 9 Febbraio 2018, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 13:16
RIETI - Scricchiolano i conti del Comune, e senza bilancio di previsione del 2018 approvato (il termine ultimo per farlo è il 28 febbraio) al settore finanziario è suonato l'allarme rosso. Ci sarebbe una nota riservata della dirigente Grazia Marcucci al sindaco nella quale si prospetta un quadro dei conti altamente problematico. Parallelamente sarebbe scattato lo stop a spese extra almeno fino a luglio.

A mandare in sofferenza i conti già esausti del Comune sarebbe stato il drastico calo delle entrate tributarie: dall'addizionale Irpef (che attinge direttamente dalle buste paga dei lavoratori dipendenti) ai tributi locali come Imu e Tari, per le quali si parla di incassi più che dimezzati rispetto alle attese. E' l'impatto della crisi economica che da anni morde la città e che si scarica sulla finanza comunale, mandando in crisi intanto la cassa e in prospettiva la tenuta complessiva dei conti. Tant'è che si riparla, neanche tanto sommessamente, di dissesto.

LO SCENARIO
A questa situazione fa da contraltare una stasi politico-amministrativa che ormai non preoccupa più solo il centrosinistra, ma comincia a creare imbarazzi anche nel centrodestra. Aspettando la convocazione del consiglio comunale - c'è da approvare il bilancio preventivo 2018 e sanare il «vulnus» delle società partecipate, solo per citare i temi più urgenti - l'attività delle commissioni consiliari prosegue a singhiozzo.

Oggi è convocata la Commissione Sanità e Servizi sociali, ma ammesso che si tenga non riguarderà la questione, pressante, del consorzio dei servizi sociali del distretto. «Il centrodestra si sta distinguendo per una totale inconsistenza politica su ogni versante, ma non possiamo non essere maggiormente preoccupati per la superficialità assoluta con cui si opera sul versante dei servizi sociali - denunciano i gruppi consiliari di minoranza. - Un assessore, la Palomba, irreperibile, che preferisce contribuire ai disagi con derrate alimentari anziché con sagge scelte politiche. Un presidente di commissione, la De Marco, che da quattro mesi non convoca la propria commissione e quando lo fa disdice tutto in meno di ventiquattro ore. Insomma, lo sbando totale. Chiediamo un confronto sano e leale fra la maggioranza di centrodestra e il cda del consorzio, al fine di far emergere la reale posizione del Comune di Rieti sulla sua volontà o meno di permanere all'interno dello stesso. Il consiglio comunale a guida Petrangeli, che deliberò l'ingresso nel consorzio, fu mosso dalla certezza che solo unendo le forze e le risorse si potessero dare migliori servizi all'utenza».
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