Pur restando a Fucecchio per pochi anni, nel 1072 papa Alessandro II lo innalzò alla carica di vescovo di Albano, conservò sempre il titolo di abate di San Salvatore in Fucecchio. Nel 1085 ottenne che l'abbazia, per decisione di papa Gregorio VII, ricevesse il privilegio del Nullius Dioeceseos, passando sotto il controllo diretto della Santa Sede.
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