MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Auto, cresce il mercato mondiale. Bene anche l'Europa, in frenata il diesel

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Martedì 23 Gennaio 2018, 11:10
Un altro anno di crescita per il mercato mondiale dell’auto. Secondo le prime stime nel 2017 le vendite di vetture nuove hanno raggiunto i 71,3 milioni, il 2,5% in più rispetto al 2016 e la crescita dovrebbe proseguire anche nel 2018 con una percentuale addirittura superiore (+3,6%). Tutte le principali aree geografiche sono andate bene con la Cina che è cresciuta dell’1,4%, il Giappone del 5,8%, la Russia dell’11,9%. Incrementi più sostanziosi nei mercati del Sudamerica che erano stati bersagliati da una pesante crisi (Brasile +9,9%, Argentina +23,9%).

L’unica area con i volumi in leggera frenata è il Nord America, ma gli Stati Uniti con un -1,9% chiudono per il terzo anno di fila sopra i 17 milioni che resta un livello record e il continuo spostamento delle richieste dalle vetture ai light truck (ormai rappresentano i due terzi del totale) ha contribuito a tenere alti i profitti. Il gruppo Volkswagen con 10,74 milioni di veicoli consegnati (+4,3%) si è confermato il più grande del mondo. Ieri l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, ha diffuso i dati di vendita del 2017 ed emerge uno scenario sano, ma in via di evoluzione. Nell’anno appena concluso sono state consegnate 15.631.687 vetture nuove, oltre mezzo milione in più (3,3%) rispetto al 2016.

Se si esclude la Gran Bretagna che negli anni precedenti aveva registrato vendite record tornando abbondantemente su livelli superiori a quello della crisi ma ora è in calo da oltre nove mesi, tutti i principali 5 mercati hanno registrato un segno positivo. La locomotiva, questa volta, è l’Italia (+7,9%), seguita dalla Spagna (7,7%), la Francia (4,7%) e la Germania (+2,7%), mentre il Regno Unito segna un -5,7%. Non è un caso che i due paesi latini procedano ad un ritmo di crescita più rapido degli altri poiché sono quelli che ancora devono tornare ai livelli pre-crisi. Fatte 100 le vendite del 2007, infatti, la Germania ha chiuso il 2017 a 109, la Gran Bretagna a 106 (era arrivata a 112 nel 2016), la Francia a 100, mentre l’Italia è a 79 e la Spagna addirittura a 76.

La cosa che più salta all’occhio nell’analisi delle motorizzazioni è la frenata quasi generalizzata del diesel che nel nostro paese è stata invece quasi impercettibile. A livello europeo la quota delle vetture alimentate a gasolio è scesa dal 57% del 2011 al 45% del 2017. Nell’ultimo anno in calo è stato forte soprattutto in Germania (-13,2%) e Gran Bretagna (-17,1%), mentre in Italia, grazie alla robusta crescita del mercato, le consegne delle auto diesel sono addirittura aumentate (+6,9%) anche se un po’ meno della media.

Fra i costruttori resta leader il gruppo Volkswagen con una quota del 23,8%, ma quello che è cresciuto di più (28,1%) è PSA che però dallo scorso primo agosto contabilizza anche le vendite di Opel che prima andavano a GM. Molte bene Fca che è salita al quarto posto guadagnando due posizioni crescendo più della media (+5,2%). Fra i brand del gruppo Fiat Chrysler spicca l’Alfa Romeo che, grazie a Stelvio e Giulia, è cresciuta del 29,5%.
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