Ieri, appunto, il sopralluogo alla presenza degli avvocati della difesa Giuseppe Di Mascio, Bruna Colacicco e il consulente Marco Romano. Presente ovviamente la famiglia delle vittime e i carabinieri della stazione di Ausonia.
Il perito dovrà quindi rivalutare la scena del crimine e ricostruire quelli che sono stati gli ultimi momenti di vita dei fratelli Pino è Amilcare Mattei freddati con alcuni colpi di pistola all'interno della loro Cava a Coreno nella notte fra il 7 e il 8 novembre del 2014. In quella cava la stessa notte rimase ferito Giuseppe di Bello il quale stando alla ricostruzione degli inquirenti e alla sentenza di primo grado quella notte è arrivato per commettere un furto, ma il sistema di fotocellule inserite dai proprietari della Cava permisero di individuarlo e all'arrivo ci fu un conflitto a fuoco. Giuseppe di Bello, però, ha sempre sostenuto che si trovava in quella zona perché era andato ad abbeverare il bestiame. La sentenza d’appello è attesa tra qualche mese.
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