Rifiuti, dopo le multe ricevute Viterbo Ambiente replica al Comune: «Coi mezzi a disposizione, facciamo anche troppo»

Immondizia abbandonata in via Valle Cupa a Viterbo
di Federica Lupino
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Martedì 2 Gennaio 2018, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 13:37
“Non si possono fare le nozze con i funghi”. L’accompagnamento cambia a seconda del luogo di provenienza (nel Viterbese si parlerebbe di fichi secchi) ma il senso della battuta di Claudio Torcolacci, membro del consiglio di amministrazione di Viterbo Ambiente, è chiaro: con gli strumenti a disposizione non si possono fare miracoli. Tradotto: considerando il capitolato d’appalto in vigore, il servizio meglio di così non potrebbe funzionare. Non sembrerebbe d’accordo il Comune che, per l’ennesima volta, ha punito la ditta con una sanzione: 2.700 euro per mancato taglio dell’erba, incompleta pulizia della strada e della raccolta dei rifiuti. E adesso che l’appalto ha i mesi contati (scadrà a settembre) è tempo di fare i primi bilanci.
Non è la prima volta che Palazzo dei Priori vi multa per inadempienze.
“L’applicazione di penali è un atto unilaterale della stazione appaltante”.
Si spieghi meglio.
“Non significa che il Comune abbia ragione né che la sanzione sia appropriata e corretta”.
 Quindi sono multe illegittime?
“Dico solo che la nostra autonomia aziendale ci dà la possibilità di contestare quelle sanzioni per vie legali”.
Lo farete?
“Questa strada finora non è stata percorsa.Trattandosi di elementi contrattuali, non hanno scadenza temporale e sono sempre contestabili”.
A breve scadrà il contratto. Avete deciso se partecipare alla prossima gara?
“Non sono state fatte valutazioni. Stiamo ancora cercando con il Comune di riuscire a tenere in piedi un contratto che ha delle rilevanti criticità per riuscire a gestire gli ultimi mesi al meglio, cercando di recuperare le situazioni critiche come abbiamo fatto con le isole di prossimità. Poi, tra marzo e aprile inizieranno i ragionamenti”.
Qual è l’attuale situazione della differenziata a Viterbo?
“Nelle isole di prossimità era devastante. Siamo stati noi a interessare la Prefettura e le forze dell’ordine. L’azione del prefetto è stata molto efficace. Restano criticità anche nel centro storico dove abbiamo rivelato un comportamento pesante di non coerenza rispetto al calendario e alle modalità di conferimento. La non cultura rispetto alla differenziata e l’approccio di criminalizzazione nei nostri confronti sono nodi da sciogliere. Nonostante le difficoltà, siamo però al 58% di differenziata, primi tra i capoluoghi del Lazio”.
Quali auspica che siano le basi del nuovo appalto?
“Il vissuto, anche se negativo, è l’elemento fondamentale per la scrittura del nuovo. Vanno fatte chiare scelte di campo, come l’eliminazione delle isole di prossimità. Inoltre, bisogna garantire che tutte le utenze attive paghino. Va fatto un contratto più equilibrato, considerando pure che la tariffa attuale di Viterbo è molto bassa e non si possono fare le nozze coi funghi”.
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