Rieti, biogas: le firme
al Capo dello Stato

Una protesta
di Samuele Annibaldi
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 13:52
RIETI - Il Comitato per la Tutela della Valle del Tevere lancia la petizione per dire «No agli impianti di trasformazione dei rifiuti nella Valle del Tevere». Chiaro il riferimento alla battaglia che i vari comitati spontanei stanno conducendo in queste settimane per stoppare la realizzazione della prevista centrale per la produzione di biogas e compost sul territorio di Ponzano Romano, nel territorio della Sabina romana, ma a poca distanza dai comuni reatini.

LE MODALITA'
Il Comitato ha scelto la maniera più rapida e «moderna» per raccogliere firme, vale a dire la rete. La petizione, infatti, campeggia sull'apposita pagina del più popolare dei social network, facebook. Una volta raccolte le firme, la petizione verrà consegnata al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, nella persona del ministro Dario Franceschini, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e, non da ultimo, addirittura al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E' già pronta anche la lettera che accompagnerà la raccolta delle firme, che recita testualmente: «Chiediamo, come Comitato per la Tutela della Valle del Tevere che le peculiarità e le caratteristiche di questa area vengano preservate e tutelate da qualsiasi cambiamento o sfruttamento che ne vadano a stravolgere l'assetto, come recita l'articolo 9 della Costituzione italiana. Ci appelliamo agli Enti preposti al fine di aumentare la vigilanza e promuovere iniziative a maggiore tutela di questo territorio, con l'obiettivo di proteggerlo da interventi speculativi che nulla hanno a che vedere con la pubblica utilità. Cordiali saluti - Comitato Tutela Valle del Tevere».

LE FINALITA'
Dal Comitato i promotori spiegano che l'obiettivo dell'iniziativa messa in campo, anche le molteplici finalità sono quelle di «fermare la cementificazione e la speculazione nel territorio della Valle del Tevere, in Sabina, terra di olio di oliva dop, dove insistono zone di interesse paesaggistico, archeologico e ambientale».
Nella petizione ci si interroga anche su un altro aspetto, che riguarda più direttamente il previsto impianto nella adiacente Sabina romana, con un quesito specifico su quanto stabilito dall'Ente competente. «Il Comune di Ponzano Romano - spiegano i promotori della petizione - ha dato parere positivo rispetto all'interesse dimostrato dall'Azienda Sogliano Ambiente per la realizzazione di un impianto di trasformazione dei rifiuti in biogas su un territorio di sei ettari attualmente destinato a verde agricolo. Questo fa temere un forte impatto ambientale sul territorio interessato e sulle zone circostanti. Quali sono i vantaggi per i cittadini?».
Dopo gli incontri e le altre lettere nei giorni scorsi, che hanno coinvolto comitati, cittadini e amministratori, sui temi aperti si aspettano delle risposte, se mai arriveranno.
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