Roma, blitz a Villa Pamphili: tra materassi e rifiuti spuntano 50 proiettili

Roma, blitz a Villa Pamphili: tra materassi e rifiuti spuntano 50 proiettili
di Elena Panarella
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 18:49


È il più grande parco pubblico di Roma: 184 ettari di verde, spezzati in due dall'Olimpica. Oggi completamente avvolto dal degrado. E così ieri mattina per liberare Villa Pamphilj dagli insediamenti abusivi sono scesi in campo, su indicazione della Procura, vigili e forestali. «Vede quello? È uno dei ciliegi da fiore che ci ha regalato l'imperatore giapponese Hirohito. E laggiù, c'è la fontana di Venere, fu il cardinale a volerla...». Ricordi, storie d'amore e di passioni, segreti e leggende che la villa storica ancora nasconde.
 

 


Ma c'è anche la delusione nel vedere ridotti a pezzi e aggrediti dall'incuria luoghi dal forte valore storico e naturalistico, veri e propri gioielli. Come il caso delle antiche serre, nate nel 700 per la prima sperimentazione sulla coltivazione degli agrumi, oggi trasformate (in più occasioni) in ricovero per sbandati, tossicodipendenti e ubriachi. Più volte sgomberate, cadono a pezzi: vetrate rotte, vegetazione selvaggia, pareti logorate dal tempo, mobilia di varia natura accatastata su vari strati. Ieri l'ultimo blitz: ottanta uomini tra polizia Locale, con gli agenti guidati dal Comandante Antonio Di Maggio, e carabinieri forestali. Sgomberati gli insediamenti abusivi e bonificati e sequestrati tutti i manufatti trasformati in accampamenti abusivi.

 

L'INTERVENTO
«Trattandosi di un'area difficilmente accessibile, posta sotto il vincolo della Sovrintendenza, è anche più difficile tenerla sotto controllo - racconta un addetto ai lavori della villa - Diversi gli sgomberi negli ultimi anni, ma tanto poi tornano. Ci vogliono interventi più risolutivi». Durante le perquisizioni è stata trovata anche una scatola gialla con dentro 50 proiettili calibro 38 all'interno della «Casetta dei Monti» piena zeppa di valige, borsoni coperte e materassi (così come tutte le altre strutture). «Continua la lotta per ripristinare la legalità nella nostra città», dice senza giri di parole la sindaca, Virginia Raggi. «Un intervento eccezionale che si aggiunge al lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti per ridare dignità al parco monumentale più grande di Roma - sottolinea l'assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari - valorizzandolo anche in un'ottica di legalità».
«Dopo l'ennesima nostra denuncia, finalmente si sono visti degli interventi a Villa Pamphilj, nello specifico presso le serre storiche, che erano state occupate abusivamente e rispetto alle quali sembrerebbe esistere addirittura un racket che gestisce gli improvvisati giacigli - spiega Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e Giovanni Picone, capogruppo FdI nel XII Municipio - Questo sgombero è importante, a patto che non resti uno dei tanti interventi-spot. Sarebbe, infatti, importante una vigilanza continua a tutela del patrimonio storico-architettonico dell'area e dei cittadini che la frequentano».

elena.panarella@ilmessaggero.it
 

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