"CERTO DELLA MIA INNOCENZA"
Quegli stessi fatti, del resto, "erano già stati valutati come privi di rilevanza penale sia dalla Guardia di Finanza delegata alle indagini, sia dalla stessa Procura della Repubblica di Milano", prosegue il primo cittadino. "Poiché sono certo che verrà riconosciuta la mia innocenza ed è mia intenzione accelerare quanto più possibile i tempi del processo, ho dato mandato ai miei legali affinché chiedano che si proceda con giudizio immediato". Si tratta, spiega, "della modalità più rapida che la legge processuale prevede per arrivare velocemente all’accertamento nel merito delle ipotesi di accusa attraverso il vaglio dibattimentale". Da oggi, conclude il sindaco, "il mio auspicio è che si arrivi in tempi rapidi ad accertare la verità e, quindi, la mia assoluta estraneità ai fatti contestati. Ho sempre agito per il bene comune e continuerò a farlo". Sala e' indagato in qualità di ex commissario Expo: secondo i magistrati di Milano avrebbe retrodatato due verbali della commissione giudicatrice della gara.
TURBATIVA D'ASTA PER GLI ALBERI
Intanto la procura generale di Milano sta decidendo se archiviare e rinviare a giudizio il sindaco per l'altro filone di inchiesta, quello sul verde.
Sala e infatti indagato anche per turbativa d'asta in relazione alla fornitura di 6000 alberi all'Esposizione. Giuseppe Sala, Pierpaolo Perez, responsabile dell'Ufficio gare e contratti di Infrastrutture lombarde e Antonio Rognoni, direttore generale di Infrastrutture lombarde, avrebbero turbato la gara più importante di Expo, quella sulla Piastra, per avere "aderito, anche su pressione di esponenti politici della Regione Lombardia, ente socio di Expo 2015, nella misura del 20% alle richieste dell'associazione Lombarda Florivivaisti effettuate con lettera del 16 novembre 2011 inviata al Presidente della Regione Lombardia e all'ad di Expo 2015 finalizzata all'affidamento della fornitura delle essenze arboree da utilizzare nel sito dell'Espozione Universale 2015 a una o più ditte aventi sede in Lombardia".
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