Expo, il sindaco Sala annuncia: «Voglio accorciare i tempi, ho chiesto il processo immediato»

Expo, il sindaco Sala annuncia: «Voglio accorciare i tempi, ho chiesto il processo immediato»
di Claudia Guasco
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Martedì 5 Dicembre 2017, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 21:11
Niente udienza preliminare, "chiedo il giudizio immediato". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, indagato per falso materiale e ideologico con altre otto persone nell'inchiesta sui lavori della Piastra (la struttura principale dell'Expo), vuole tagliare i tempi. "Il 14 dicembre è fissata l’udienza preliminare nel procedimento relativo alla presunta retrodatazione di un atto della gara d’appalto della “Piastra” di Expo Milano 2015 - scrive dalla sua pagina Facebook - Sono trascorsi più di cinque anni dai fatti che mi vengono imputati e le indagini preliminari, pur protratte per un periodo di tempo inusualmente lungo, non hanno evidenziato alcun elemento di prova idoneo a supportare l’accusa che mi viene mossa. In tanti atti è possibile leggere che mai nessuno è stato favorito, ma che l’unica finalità perseguita è stata quella di garantire il rispetto dei tempi per l’apertura dell’Esposizione Universale".

"CERTO DELLA MIA INNOCENZA"
Quegli stessi fatti, del resto, "erano già stati valutati come privi di rilevanza penale sia dalla Guardia di Finanza delegata alle indagini, sia dalla stessa Procura della Repubblica di Milano", prosegue il primo cittadino. "Poiché sono certo che verrà riconosciuta la mia innocenza ed è mia intenzione accelerare quanto più possibile i tempi del processo, ho dato mandato ai miei legali affinché chiedano che si proceda con giudizio immediato". Si tratta, spiega, "della modalità più rapida che la legge processuale prevede per arrivare velocemente all’accertamento nel merito delle ipotesi di accusa attraverso il vaglio dibattimentale". Da oggi, conclude il sindaco, "il mio auspicio è che si arrivi in tempi rapidi ad accertare la verità e, quindi, la mia assoluta estraneità ai fatti contestati. Ho sempre agito per il bene comune e continuerò a farlo". Sala e' indagato in qualità di ex commissario Expo: secondo i magistrati di Milano avrebbe retrodatato due verbali della commissione giudicatrice della gara.
TURBATIVA D'ASTA PER GLI ALBERI
Intanto la procura generale di Milano sta decidendo se archiviare e rinviare a giudizio il sindaco per l'altro filone di inchiesta, quello sul verde.
Sala e infatti indagato anche per turbativa d'asta in relazione alla fornitura di 6000 alberi all'Esposizione. Giuseppe Sala, Pierpaolo Perez, responsabile dell'Ufficio gare e contratti di Infrastrutture lombarde e Antonio Rognoni, direttore generale di Infrastrutture lombarde, avrebbero turbato la gara più importante di Expo, quella sulla Piastra, per avere "aderito, anche su pressione di esponenti politici della Regione Lombardia, ente socio di Expo 2015, nella misura del 20% alle richieste dell'associazione Lombarda Florivivaisti effettuate con lettera del 16 novembre 2011 inviata al Presidente della Regione Lombardia e all'ad di Expo 2015 finalizzata all'affidamento della fornitura delle essenze arboree da utilizzare nel sito dell'Espozione Universale 2015 a una o più ditte aventi sede in Lombardia".
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