«La scienza è in tutto ciò che ci circonda», dice nel presentare l'evento Novelli. «Con il progredire delle scoperte e delle tecniche, nel corso degli ultimi anni è cambiato il modo di fare scienza e si è fatta strada la consapevolezza che c’è sempre un nuovo traguardo che può essere raggiunto, una porta che deve ancora essere aperta».
L'incontro è rivolto in particolare ai giovani, che «corrono il rischio di perdere in qualità e livello di approfondimento». A loro, spiega Novelli, «bisogna fornire gli strumenti per potersi orientare, fare scelte consapevoli nello studio e per sapersi districare nella giungla delle fake news. Web e social, ad esempio, sono uno strumento molto potente, accorciano le distanze, condensano i tempi. Occorre però prestare grande attenzione alle fonti, verificare la veridicità delle notizie, sviluppare il proprio senso critico per evitare di restare imbrigliati nell’algoritmo e avvitarsi su opinioni e convinzioni errate».
A Piero Angela spetterà districare la matassa, e spiegare come si possa raccontare e invogliare i giovani alla scienza. Come disse lo stesso divulgatore scientifico in occasione del conferimento della laurea honoris causa in scienze dei materiali nel 2016, «la rivoluzione portata dalla scienza si presenta oggi come una nuova risorsa per affrontare i problemi del nostro tempo, aiutandoci a trovare nuove soluzioni a vecchi problemi. Il mondo si trasforma con una velocità inimmaginabile prima. E i problemi corrono oggi più veloci delle soluzioni, anche perché c'è un ritardo culturale nel percepirli e nell'affrontarli adeguatamente». Si tratta di un'asincronia che secondo Angela riguarda ogni ambito, compresa l'economia: «Lo sviluppo di un paese è sempre stato legato alla sua capacità di inventare, di innovare, di essere competitivo, e questo è possibile solo investendo in educazione, ricerca, nuove tecnologie. Insomma, investendo in software, cioè in intelligenza».
L'incontro servirà anche per ribadire il ruolo strategico delle università, istituzioni serie e autorevoli che formino ricercatori e professionisti apprezzati in tutto il mondo. «Il futuro – commenta ancora Novelli – raccoglie ed interpreta l’eredità del passato in un intreccio multiforme in cui la storia dialoga con l’Archeologia, l’Arte, la Fisica, la Scienza e la Musica, con la Medicina e la Letteratura, la Botanica, l’Architettura.
Attraverso i secoli il sapere si forma, si tramanda, si rinnova grazie alla condivisione delle idee e al dialogo tra le discipline. Questa è la Scienza di oggi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA