Formatosi in un ambiente familiare fervidamente religioso, Corsanego assume ben presto incarichi di rilievo nazionale nell'associazionismo cattolico. Nel biennio 1912-'13 dirige la rivista Studium, organo della FUCI; nel settembre 1922 viene eletto all'unanimità, a soli trentun anni, presidente generale della Gioventù cattolica italiana, carica che regge fino al novembre '28. Ultimo presidente eletto, resse l'incarico fino al 3 novembre 1928, lasciando al suo successore, Angelo Raffaele Jervolino, un'associazione in pieno sviluppo, che nell'arco degli ultimi sei anni era cresciuta notevolmente, diramandosi capillarmente per tutta la penisola.
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