Stazione di Orte, l'aumento è servito: quasi raddoppiati i biglietti giornalieri e settimanali. Il Comune: «Non avevamo scelta»

Il parcheggio della stazione ferroviaria di Orte
di Federica Lupino
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Mercoledì 6 Settembre 2017, 17:00 - Ultimo aggiornamento: 17:02
Parcheggio del Molegnano a Orte, scatta l’aumento. Il Comune a maggio aveva congelato ogni decisione con la speranza di trovare un aiuto dai comuni limitrofi e anche dalla Regione. Sfumata la prima, resta in ballo la seconda ipotesi: nei prossimi giorni partiranno verso Roma i progetti di riqualificazione dell’area utilizzata dai pendolari della stazione ferroviaria. La cifra richiesta alla giunta Zingaretti è di circa un milione di euro. In attesa di capire se i progetti verranno finanziati, il Comune ha deciso per il ritocco: restano invariati a 24 euro gli abbonamenti mensili, ma lievitano i costi per il biglietto giornaliero e per quello settimanale. Nel primo caso si passa da 1,5 a 2,5 euro, nel secondo da 6 a 10 euro. Insomma, prezzi quasi raddoppiati. “Siamo stati costretti, non avevamo scelta”, giustifica la decisione l’assessore alla Viabilità, Daniele Proietti. Da quando gli aumenti? Oggi ci sarà un sopralluogo per capire se le macchinette erogatrici possono essere adeguate ai nuovi tariffari senza ordinare un pezzo di ricambio. In questo caso, si parla di pochi giorni. Altrimenti, entro ottobre.

Un passo indietro, a fine maggio la giunta di Angelo Giuliani, conti alla mano, aveva disposto l’aumento del biglietto, compreso l’abbonamento mensile portato a 37 euro. Le proteste del Comitato pendolari di Orte e la volontà del Comune di venire incontro alle richieste dei viaggiatori aveva portato a sospendere tutto fino al 31 agosto. Nel frattempo, il sindaco di Orte ha chiamato a raccolta gli omologhi di Vasanello, Vignanello, Soriano nel Cimino, Gallese, Vitorchiano e Vallerano per la provincia di Viterbo, oltre a quelli di Amelia, Penna in Teverina, Montecastrilli, Giove, Lugnano e di altri comuni dell'Amerino per la provincia di Terni. Da qui arrivano infatti la maggioranza dei pendolari che lavorano a Roma e usano Orte come stazione di partenza  e di arrivo.

La richiesta di Giuliani ai colleghi? Viste le proteste per gli aumenti, trovassero un modo per compartecipare alla spesa. Ma niente da fare: la soluzione non è tecnicamente percorribile. “Però i costi di gestione sono altissimi e servono nuovi investimenti per migliorare i servizi”, ribadisce l’assessore. E così, in attesa che la Regione approvi il finanziamento, scatta il primo aumento. 
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