Topshop lancia i jeans metà shorts, metà stivali: obbrobrio o must have?

Il capo del design ha dichiarato di volere qualcosa che faccia parlare di sé
di Rachele Grandinetti
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Martedì 5 Settembre 2017, 16:15
Tra le passerelle d’alta moda e gli influencer che sui social propongono look stravaganti diventa sempre più difficile, ormai, restare sorpresi dalle nuove uscite del fashion system. Eppure, a quanto pare, questo è un mondo che non conosce confini e, ogni giorno, tira qualcosa fuori dal cilindro in grado, quanto meno, di far parlare di sé. Sono anni che vediamo in giro per le strade i jeans strappati. La moda “ripped” è tornata ad imporsi anche nell’haute couture e non solo in mezzo agli scaffali delle proposte casual. Poi c’è chi esagera: lo strappo sfugge di mano e il risultato è un pantalone che non somiglia più ad un pantalone quanto a qualche brandello di stoffa rimasto attaccato per scoprire quasi tutte le gambe.

Sarà partito da questa ispirazione Topshop per lanciare i nuovi Moto Suspender Mom Jeans: costano 117 euro ed hanno già sollevato qualche polemica. A prima vista sembra un paio di shorts con una gamba appesa a qualcosa a metà tra una bretella e una giarrettiera estraibile che, ingannando lo sguardo da lontano, dà quasi l’idea di uno stivale in denim. In realtà il jeans non è componibile come potrebbe apparire ma è un pezzo unico che lascia scoperta metà coscia. «Che diamine è questo?», «Qualcuno ha seriamente pensato che potesse essere una buona idea?». I primi commenti non sono per niente favorevoli.

Eppure, se la storia insegna, è molto probabile che nel giro di poco tempo il jeans della discordia diventerà un must have. È successo già qualche mese fa quando Topshop ha lanciato il denim con le toppe in plastica trasparente, un vero trend nonostante le perplessità iniziali. La strategia è proprio questa. Lo ha detto Mo Riach, a capo del design in Topshop, come riporta Glamour Uk: «Il dibattito e la discussione sono una cosa positiva. Vogliamo essere di rottura, vogliamo fare qualcosa che farà parlare». E fino ad ora pare ci siano riusciti. 
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