Il titolo dell’esposizione che aprirà i battenti il 9 settembre è eloquente: "Come in cielo così in terra. Seul e i 230 anni della Chiesa Cattolica in Corea". Ad organizzarla diversi soggetti: la Chiesa Cattolica in Corea , il Seul Museum of History, il Governo Metropolitano di Seul, e i Musei Vaticani. In esposizione 181 preziose opere che testimoniano come nei secoli la conoscenza del Vangelo si sia diffusa nella Penisola Coreana.
Nei pannelli che scansionano il percorso le storie delle prime missioni, delle prime persecuzioni risalenti a circa 200 anni fa, ma anche della partecipazione della Chiesa ai movimenti sociali. La data del 9 settembre ha un significato speciale per la Chiesa Cattolica in Corea, si tratta del giorno del 1831 in cui Papa Gregorio XVI annunciò l’Istituzione del Vicariato Apostolico di Joseon.
Tre anni fa Papa Bergoglio ha scelto di fare la sua prima visita in Asia partendo proprio da Seul. In una affollatissima messa alla quale hanno partecipato anche coreani del Nord ricordò che tutti i coreani sono «fratelli e sorelle, membri di un’unica famiglia e di un unico popolo e parlano la stessa lingua». Invitando poi a «respingere con fermezza una mentalità fondata sul sospetto, sul contrasto e sulla competizione». Un appello che sembra valido anche oggi.
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