Roma, Verdone sul set: «Sono costretto a girare all'alba, il Pantheon è un suk»

Carlo Verdone
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Mercoledì 2 Agosto 2017, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Agosto, 08:15

«Per la Roma di oggi sono molto triste, è stata una grande città e ci vorrà tanto tempo perché si risollevi. Per girare un film, come sto facendo io al Pantheon, dobbiamo operare in orari improbabili, a negozi chiusi, altrimenti è un suk indecente». Così oggi Carlo Verdone sul set di Benedetta follia, commedia prodotta dalla Filmauro di De Laurentiis, diretta e interpretata da Verdone e scritta, per la prima volta, dal regista insieme a Nicola Guaglianone e Menotti. «Se andiamo avanti così nessuna girerà più a Roma. Il suolo pubblico costa tantissimo e i negozianti poi non ci vogliono. Per non parlare poi dell'iter burocratico che è spaventoso», sottolinea.

Per il regista e attore romano, «occorrono persone capaci che facciano davvero il bene comune. Non si devono poi sbagliare i collaboratori - aggiunge Verdone sul set del film, in sala a gennaio 2018 -. Certo quelli di Roma sono problemi atavici, ma, per fare solo un esempio, qualche giorno fa ho visto due pozze d'acqua a cielo aperto e mi sono chiesto perché non c'è qualcuno che corre subito a ripararle». «Quando torno in Italia da qualche città estera - confessa infine Verdone - mi prende la tristezza. In Romania, ad esempio, ho buttato una cicca per terra e la polizia mi è saltata subito addosso. Per poter girare a Roma delle prospettive decenti bisogna farle solo in certi orari. Come ha fatto d'altronde Sorrentino a girare La grande bellezza? Semplice, ha girato senza auto in giro».

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