I danni, dicono i rappresentanti dell'associazione, vengono dalle inefficienze del sistema, non dal nuovo sciopero (che parte domani): «Un danno quotidiano incommensurabilmente e straordinariamente più grave di quello davvero risibile derivante dai pochi giorni di astensione indetti da Ucpi. Strano davvero che l'Anm milanese si accorga solo di questo accusando l'avvocatura di un disastro che certo non gli appartiene e che le nuove regole del processo introdotte con il ddl renderanno irreversibile».
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