Vesuvio e Posillipo bruciano ancora: uomo muore per sfuggire a fiamme

Vesuvio e Posillipo bruciano ancora: uomo muore per sfuggire a fiamme
4 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Luglio 2017, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 20:10
Prima vittima. Gli incendi hanno fatto la loro prima vittima in Campania. Un commerciante di 53 anni, Giovanni Battista Panico, titolare di un'attività commerciale a Giugliano (Napoli), è morto precipitando dal tetto del suo capannone. L'uomo vi era salito preoccupato per le fiamme che si stavano propagando, dopo che le stesse avevano attaccato anche il capannone vicino dove si producono cassette in legno, quando un lucernario ha ceduto facendolo precipitare sbattendo la testa. Quando è arrivato il 118 l'uomo era già deceduto.

Campania. Sono decine i roghi, più o meno estesi, che stanno devastando alcune zone della penisola. «1030 interventi #vigilidelfuoco per incendi di vegetazione: 280 Lazio, 250 Campania, 150 Toscana, 110 Calabria, 100 Puglia». Così su Twitter i Vigili del fuoco. Tra i più gravi quello del Vesuvio, dove Luca Capasso, sindaco di Ottaviano e presidente dell'Ente Parco del Vesuvio, ha chiesto «12 canadair per fronteggiare quello che sta accadendo». Capasso ha spiegato, al termine di un incontro nella Prefettura di Napoli, che occorrono «12 velivoli così da potersi alternare quando c'è il cambio pilota e il rifornimento». «In questo modo - ha affermato - assieme ai mezzi di terra e ai volontari si può cercare di spegnere il fuoco». Fiamme e paura anche sulla collina di Posillipo, sempre nel napoletano. Un incendio si è sviluppato in un'area ricoperta di vegetazione tra via Petrarca e via Posillipo. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia municipale che stanno dirigendo il traffico per evitare pericoli e permettere le attività di spegnimento delle fiamme.

L'Italia, quindi, continua a bruciare: 31 da stamani solo le richieste di intervento aereo. L'attività dei vigili del fuoco e dei Canadair continua senza tregua e oggi un pompiere è stato colto da un malore in Toscana, mentre in Cilento è stato arrestato un piromane. Ma a divampare è anche la polemica politica, con Silvio Berlusconi che vede nei roghi il «simbolo del fallimento della sinistra» e Roberto Calderoli che accusa il Governo di pensare ai migranti mentre l'Italia brucia.

Lazio. A Roma, un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato nella pineta di Castelfusano a Ostia. Le fiamme, alimentate dal vento, hanno lambito alcune abitazioni che sono state evacuate, molte le persone fuggite dalle loro abitazioni. Nello spegnimento sono stati impegnati un Canadair, tre elicotteri e sei squadre dei vigili del fuoco con autobotti.

La colonna di fumo era visibile anche dalla spiaggia e per questo molti bagnanti hanno lasciato i lidi. Traffico in tilt a causa della chiusura di alcune strade. Un altro vasto incendio si è sviluppato in un campo di fronte all'ospedale Sant'Andrea, nella zona nord della capitale, richiedendo l'intervento anche di due elicotteri e della Protezione civile regionale. Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, annuncia che chiederà lo stato di emergenza «perché quest'anno, nei primi due mesi di monitoraggio, gli incendi sono quadruplicati».

In Toscana, non finisce l'emergenza nel grossetano. Dopo il grande incendio di ieri, un altro violento rogo ha preso vigore a Marina di Grosseto e ha interessato la pineta, che è stata chiusa al transito dei pedoni. Un altro incendio è divampato nella pineta di Fiumara, sulla strada tra Marina di Grosseto e Castiglione della Pescaia, che è stato rapidamente spento, limitando così i danni. Nel pistoiese, un vigile del fuoco di 55 anni si è sentito male mentre lavorava allo spegnimento di un vasto incendio che da ieri interessa le colline sopra a Montale ed è stato ricoverato in ospedale. L'uomo, che è stato poi dimesso in buone condizioni, era in turno da più di 20 ore.

Piromane arrestato. Rogo stamani anche nel pieno centro di Salerno, nei pressi del Forte La Carnale, domato dopo ore.
La maggior parte degli incendi è dolosa e di solito è molto difficile identificare gli autori, ma nel Parco nazionale del Cilento, e precisamente a Teggiano (Salerno), oggi un piromane non è riuscito a farla franca ed è finito in manette. Si tratta di un ventiquattrenne di origini romene che è stato colto in flagranza di reato da un carabiniere fuori servizio. Nella zona i roghi hanno mandato in fumo negli ultimi giorni centinaia di ettari di macchia mediterranea. Ma non bruciano solo i boschi e le sterpaglie, anche la polemica politica divampa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA