Istituto per Sordi, a Roma la protesta dei precari senza stipendio da 2 mesi

Istituto per Sordi, a Roma la protesta dei precari senza stipendio da 2 mesi
di Marina Brudaglio
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Lunedì 19 Giugno 2017, 20:47
Organizzato dalla NIdiL CGIL Nazionale si è svolto davanti alla Sede del Parlamento un nuovo presidio dei lavoratori, tutti precari, dello storico Istituto Statale Sordi di Roma - ISSR - 21 persone (di cui 8 sorde) che, da due mesi senza retribuzione, lavorano "appesi" alle sorti dell’ Ente, al tracollo perché da 20 anni senza finanziamenti.

Nel 1997 la Legge Bassanini n. 59 infatti, ha previsto la trasformazione degli Istituti Atipici come l'ISSR in "Enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle Istituzioni scolastiche": un cambio di pelle operativamente adempiuto dai lavoratori dell'Ente ma che, per dirsi concluso, necessita di un regolamento governativo che sblocchi i fondi stanziati per legge (art. 1 comma 2 della Legge 69/2000 - art. 4 lettera F della Direttiva MIUR 10 giugno 2005) e doti l'Istituto di una pianta organica così da riorganizzare le funzioni e stabilizzare i lavoratori.

In occasione di questo ultimo Sit-In di protesta tenutosi in Piazza Montecitorio, una delegazione dell'ISSR è stata ricevuta da Marco Leonardi e Simona Genovese, rispettivamente Consigliere economico e Consigliere politico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrambi non a conoscenza dei fatti: "Di fronte alla più alta interlocuzione mai avuta fin'ora, abbiamo richiesto di intervenire prima di tutto per far fronte all'emergenza contingente dei lavoratori senza stipendio, con uno strumento ponte che possa traguardarli fino all'emanazione del regolamento attuativo" - dichiara Silvia Simoncini, Segretaria Generale NIdiL Cgl -.

"Il regolamento in questione ci risulta scritto e consegnato dal MIUR - continua la Simoncini - i cui vertici abbiamo incontrato più di un mese fà durante un precedente presidio, interfacciandoci con il Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e il Dipartimento delle Politiche Educative. In tal sede abbiamo richiesto un tavolo tecnico delle Istituzioni locali composto da MIUR, Comune di Roma, Regione Lazio, Città Metropolitana per trovare soluzioni celeri e adeguate alla sopravvivenza dell'Istituto, tavolo la cui urgenza, visto il perdurante silenzio istituzionale, continuiamo a ribadire. A tal fine, mantenendo aperta l'interlocuzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevediamo un prossimo incontro con la Regione Lazio".

Proprio nel periodo intercorso tra i due sit-in di protesta a firma NIdL Cgl, in Parlamento, la questione della dell’Istituto Statale Sordi di Roma aveva fatto comparsa su interpellanza dell’On. Vezzali: “In tale occasione la Ministra Fedeli, rispondeva promettendo un finanziamento ponte per il nostro Ente – dichiara il Prof. Ivano Spano, nominato dal MIUR nel 2007 Commissario Straordinario dell'ISSR – un intervento che – continua – per tutelare l’Istituto dal rischio di elezioni anticipate, dovrebbe coprire almeno il biennio 2017/2018. Nei fatti… c’è sempre il rischio che da un momento all’altro ci stacchino la luce”.

Gli operatori dell'ISSR, capofila dal 1784 nella rimozione alle barriere comunicative per persone con deficit uditivo, sono riusciti ad andare avanti negli anni con l’autofinanziamento: bandi di gara europei, corsi di formazione e affitto alcuni locali della sede storica di Via Nomentana:“ Siamo stati promossi ad Ente Nazionale con un ruolo importantissimo, sotto l’effige del Ministero della Pubblica Istruzione – conclude il Commissario dell’ISSR – e siamo cresciuti da soli, realizzando un'offerta di servizi specialistici d'eccellenza basata sul bilinguismo e dotata del servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana LIS e internazionale. Abbiamo rappresentato il riferimento negli ultimi 4 anni per circa 10.000 famiglie, siamo promotori di un Festival Internazionale di Cinema Sordo noto in tutto il mondo (CINEDEAF) e riconoscimenti e lettere di sostegno sono arrivate da Università straniere e italiane da più di 50 onorevoli parlamentari e nonostante ciò...”.

Molte le attività già sospese per mancanza di fondi, come la gran parte delle consulenze e dei servizi gratuiti dello Sportello sulla Sordità nei settori: logopedico, educativo didattico, giuridico e psicologico cognitivo.  
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