Mestre, invita a cena la ex con il fidanzato: tenta di drogarli e li uccide a pugni

Mestre, invita a cena la ex con il fidanzato: tenta di drogarli e li uccide a pugni
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Domenica 18 Giugno 2017, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 14:53

Un omicidio passionale premeditato, a partire dalla sostanza narcotizzante mescolata alla bevanda servita durante la cena. È quanto emerge dalle prime ammissioni fatte agli investigatori dal 50enne di Mestre che ha ucciso la notte scorsa una coppia di giovani trentenni.

Le vittime sono l'ex fidanzata russa dell'uomo e il suo attuale compagno. Dopo essere stati storditi con il narcotico, la donna è stata soffocata mentre l'uomo è stato finito a bastonate, forse fuori dell'appartamento, come testimonia una grande pozza di sangue all'ingresso della palazzina. È stato lo stesso omicida a chiamare la Polizia: «venite, ho ucciso due persone» ha detto al telefono. Dopo aver confessato, l'assassino è stato portato via avvolto da una coperta che gli ha nascosto anche il volto.



L'uomo la notte scorsa ha ucciso una coppia di amici dopo averli invitati a cena nel suo appartamento di Chirignago (Venezia). Le sue generalità non sono ancora state rese note dalle forze dell'ordine, che per tutta la mattina hanno compiuto rilievi nell'appartamento dello stabile in via Abruzzo dove è avvenuto il duplice omicidio. Sembra che una delle due vittime, una donna dell'est Europa, avesse avuto in passato una relazione con l'assassino e successivamente si fosse fidanzata con la seconda vittima. Proprio la gelosia è al momento il movente più accreditato per quanto accaduto.

È stato lo stesso assassino a chiamare le forze dell'ordine, raccontando quanto aveva fatto. Tra le prime persone a presentarsi stamane davanti all'abitazione è stata la madre dell'omicida: alcuni vicini l'avevano avvertita di aver notato varie auto della polizia davanti alla casa del figlio e per accertarsi dell'accaduto si è presentata in casa, accompagnata da un parente, venendo a scoprire che il figlio era stato arrestato. Pochi tra gli occupanti del condominio ricordano l'omicida e tutti lo descrivono come una persona tranquilla e riservata.
 Un residente ha descritto il presunto omicida come una persona tranquilla: «lo vedevo sempre solo».
 

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