Londra, l'ultimo video prima di morire nell'inferno di fuoco della Grenfell Tower: «Aiuto, siamo bloccati al 23° piano»

Londra, l'ultimo video prima di morire nell'inferno di fuoco della Grenfell Tower: «Aiuto, siamo bloccati al 23° piano»
di Federica Macagnone
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Giovedì 15 Giugno 2017, 14:20
La porta di casa a separarli da quell'inferno di fumo e fiamme. La diretta su Facebook per documentare la loro situazione, sperando che qualcuno arrivi in tempo per salvarli. È una testimonianza drammatica quella di Rania Ibrham, 30 anni, che si trovava con i suoi figli di tre e cinque anni al 23° piano della Grenfell Tower, il grattacielo di Londra inghiottito dalle fiamme. Il video è stato girato di notte, mentre le fiamme si inerpicavano fino all'ultimo piano dell'edificio: sarà quello l'ultimo segno di vita di Rania che, insieme ai suoi bambini, risulta ancora tra i dispersi.



Come si vede nelle immagini, la donna, originaria del Sudan, si muove agitata per casa, parla con alcuni amici, apre la porta di casa e urla per segnalare la propria presenza. «La polizia ci ha detto di uscire, ma l'intero edificio è in fiamme. Come faremo ad andarcene?» commenta ad alta voce. Poi si affaccia dalla finestra e urla: «Siamo bloccati al 23° piano. Ci sono troppe persone che sono bloccate qui sopra». Poi il video si interrompe e da quel momento nessuno riesce più a mettersi in contatto con Rania.

Oggi, per gli amici e parenti che attendono notizie, la speranza si mischia allo sconforto. «Rania viveva con il marito e i suoi figli al 24° piano - ha raccontato al Daily Mail, Suhair Sharif, un'amica della donna - Suo marito era in Egitto e, quando ha sentito la notizia, ha preso un volo per tornare qui. Era riuscita a scendere a casa di altri amici che abitavano al 23° piano e anche loro risultano tra i dispersi. Non abbiamo notizie da quando il video si è interrotto». Ieri Yaz, un'amica di Rania, aveva raccontato di aver ricevuto un suo messaggio su Snapchat. Un ultimo saluto quando ormai le speranza di mettersi in salvo erano ridotte al lumicino: «Perdonatemi, addio». Poi il silenzio.
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