La donna era finita nel mirino degli inquirenti in seguito a un'inchiesta del 2011, riguardante alcune infiltrazioni mafiose nell'economia locale. Lo stabilimento balneare Squalo Beach, a Scanzano Jonico (Matera), era risultato infatti intestato alla Scarci: in quell'occasione la struttura fu sequestrata e 11 persone arrestate. Rinviata a giudizio, Marianna Scarci era stata condannata a 22 mesi di reclusione in primo grado, pena annullata dall'assoluzione, giunta pochi giorni fa presso la Corte d'Appello di Lecce.
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