Vaccini, nel governo scontro sull'età. Lorenzin: obbligo fino a 10 anni

Vaccini, nel governo scontro sull'età. Lorenzin: obbligo fino a 10 anni
2 Minuti di Lettura
Giovedì 18 Maggio 2017, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 07:49

È scontro sull'età per l'obbligo delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola: il ministro della Salute Lorenzin chiede che l'obbligatorietà sia estesa da 0 a 10 anni, includendo nidi, materne e scuole elementari. Posizione contestata dal ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli che invece, secondo quanto si apprende, chiede che l'obbligo di vaccinazione sia solo da 0 a 6 anni, cioè per i nidi e le materne. È il nodo del quale si sta discutendo al preconsiglio dei ministri, cui partecipano i tecnici. Mercoledì questo punto cruciale sarà discusso in Consiglio dei ministri.

Nella riunione tra i tecnici dei ministeri della Salute e della Scuola e quelli della presidenza del consiglio per sciogliere i nodi sul decreto per l'obbligo dei vaccini, che il premier Paolo Gentiloni vorrebbe portare mercoledì in consiglio dei ministri, sarebbe dunque stato raggiunto un accordo di massima sul principio della obbligatorietà. Ma non c'è accordo sulle fasce di età da includere: Per il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, infatti, l'obbligo dovrebbe riguardare la fascia 0-6 anni. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sostiene invece l'assoluta necessità che l'obbligatorietà sia estesa fino ai 10 anni, ovvero includendo le scuole elementari.

Una posizione, quella di Lorenzin, basata anche sulle valutazioni del mondo scientifico, che considera gravissimo il problema del calo delle coperture vaccinali in Italia e ritiene l'obbligo l'unica soluzione per ritornare a livelli di sicurezza per la tutela della salute. Proprio su questo punto, centrale nel provvedimento all'esame della riunione di questa sera, si discuterà domani in Consiglio dei ministro. E proprio oggi, secondo quanto si apprende, è giunta una nuova avvertenza dellàOrganizzazione mondiale della sanità, secondo la quale l'Italia e la Romania sono i due Paesi che, da soli, totalizzano il 48% dei casi di morbillo in Europa.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA