Anticorruzione, Cdm ridimensiona Cantone: ridotti poteri Anac. Ma Palazzo Chigi assicura
rimedieremo

Raffaele Cantone
di Sara Menafra
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Giovedì 20 Aprile 2017, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 00:15
Due giorni fa il consiglio dei ministri ha deciso di ridurre i poteri di Anac sugli appalti pubblici. Una decisione destinata a suscitare molte polemiche politiche e che dovrà presto essere ratificata dal parlamento.

Il Consiglio dei ministri, nell'aggiornare il nuovo Codice degli appalti, ha deciso di eliminare il potere di sanzionare le stazioni appaltanti che non si fossero adeguate alle raccomandazioni di Anac. Questo nuovo "potere" di Anac era diventato effettivamente operativo solo un mese fa, tanto che l'Authority aveva al momento pubblicato una sola raccomandazione vincolante.

In prospettiva, però, questo potere sarebbe divenuto la principale arma nelle mani dell'ente guidato da Raffaele Cantone. La notizia è stata anticipata oggi pomeriggio da Huffington Post Italia, ma il presidente di Anac sarebbe già stato informato della decisione nei giorni scorsi.

«Nessuna volontà politica di ridimensionare i poteri dell'Anac», sottolineano fonti di Palazzo Chigi. «Il Presidente Gentiloni in missione a Washington, ha infatti sentito telefonicamente Cantone che dopo il colloquio ha fatto sapere di «prendere atto positivamente» dell'impegno politico assunto dal premier.
Sul punto, assicurano le stesse fonti, sarà posto rimedio già in sede di conversione del DEC e in maniera inequivocabile»​. 
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