A partire dalla realtà aumentata, che definisce «l'atto secondo» della piattaforma e del trend che vede ormai foto e video essere sempre più importanti rispetto al testo. È la fotocamera dello smartphone, non gli occhiali «smart», spiega Zuckerberg, la chiave del «futuro» di Facebook. Da qui partirà la principale piattaforma «mainstream» per la realtà aumentata che, grazie all'intelligenza artificiale, sarà in grado di riconoscere oggetti, localizzare e mappare i soggetti inquadrati e tanto altro. Una sfida sempre più esplicita a Snapchat che proprio oggi ha annunciato un aggiornamento in questa direzione. Congedandosi da una platea di oltre 4 mila spettatori (quasi 600 mila hanno seguito in streaming su Facebook) Zuckerberg ha poi anticipato il lancio del «primo prodotto social per la realtà virtuale» e ha passato la parola ai suoi collaboratori. La novità in questione è Facebook Spaces, app disponibile da oggi in versione 'betà, di prova, per Oculus Rift e Touch. È una sorta di Facebook parallelo con tanto di avatar costruiti dagli utenti a propria immagine e somiglianza.
Dentro «Spaces» si possono guardare video e foto a 360 gradi e perfino usare una selfie stick virtuale.
La piattaforma è integrata con le videochiamate di Messenger. La chiusura è stata affidata a David Marcus, vice presidente per la piattaforma di messaggistica di Facebook, che ha svelato alcune novità della piattaforma 2.0 di Messenger. Nella chat, che ha raggiunto 1,2 miliardi di utenti, sarà integrata anche la musica in streaming. Intanto con Spotify ma «presto» anche Apple Music. Grazie all'assistente virtuale «M» appena lanciato, nella chat delle Pagine arriveranno anche «risposte smart» formulate dall'intelligenza artificiale al servizio delle imprese. Si parte con una fase di test per i ristoranti Usa. Le «bot», chat automatizzate, sono state lanciate l'anno scorso su Messenger e oggi sono più di 100 mila, con 2 miliardi di messaggi scambiati tra imprese e utenti ogni mese. Il legame con le imprese è stretto: sono 65 mila quelle attive su Facebook e di queste oltre 20 milioni al mese rispondono via Messenger ai propri clienti.
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