Nessuno come Piero e Alberto Angela. Per la Rai sono un patrimonio

Alberto Angela
di Marco Castoro
2 Minuti di Lettura
Martedì 18 Aprile 2017, 18:42
L'arte in tv affascina. Soprattutto se ci sono dei divulgatori e narratori come Piero o Alberto Angela. Padre e figlio riescono da anni a calamitare l'attenzione di milioni di telespettatori facendo schizzare verso l'alto l'asticella degli ascolti. Nessuno riesce a fare come loro due. Anche se gli argomenti sono storici o scientifici.

Ci hanno provato in tanti, dal Voyager di Roberto Giacobbo alla Macchina del Tempo di Alessandro Cecchi Paone. Dal geologo Mario Tozzi ai documentari importati e tradotti dalla Bbc e da Discovery. Ma gli ascolti migliori li fanno sempre gli Angela. Anche Ulisse che va in onda su Raitre sta ottenendo risultati super.

Per la Rai sarebbe una grossa perdita se dovesse farne a meno, a causa della questione del tetto dei 240mila annui da far rispettare anche agli artisti. Tra l'altro il 31 agosto scade il contratto di 4 anni con Piero Angela (incassati 1 milione e 800 mila euro).

Ieri sera su La7 è andato in onda Atlantide. Un programma fatto benissimo. Di gran lunga più movimentato delle trasmissioni condotte dagli Angela, in quanto molte riprese sono state girate in esterno, sulle location protagoniste della ricostruzione storica. Eppure a vederlo sono stati appena 355.000 spettatori con uno share dell’1,5%.

Più o meno lo stesso pubblico che ha seguito la prima di Artedì condotto da Giovanni Floris, andato in onda subito dopo. Sabato scorso invece Ulisse ha incollato davanti al video di Raitre ben 2 milioni di spettatori per uno share vicino al 10%. Nonostante sulle altre reti c'erano Amici, Ballando con le stelle e Shrek.
© RIPRODUZIONE RISERVATA