Inghilterra, sfigura con l'acido il fidanzato e lo rende cieco: condannata al carcere a vita

Inghilterra, sfigura con l'acido il fidanzato e lo rende cieco: condannata al carcere a vita
di Federica Macagnone
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Giovedì 23 Marzo 2017, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 08:24

Quando si fidanzò non poteva sapere a quali livelli di gelosia ossessiva potesse arrivare quella donna molto più grande di lui e quale personalità diabolica e manipolatrice potesse avere. Il 31enne Daniel Rotariu si è ritrovato, dopo poco più di un anno di convivenza, cieco, con il volto sfigurato e ustioni gravissime su tutto il corpo. Katie Leong, la sua amante 52enne che dopo l'ennesima lite gli ha versato acido solforico addosso mentre dormiva e che per farla franca aveva accusato dell'attacco il suo ex fidanzato, è stata invece condannata al carcere a vita per tentato omicidio.
 

 

Il dramma è avvenuto il 27 luglio dell'anno scorso nella casa di Tuner Road a Leicester, in Inghilterra, dove Daniel e Katie vivevano dopo essersi fidanzati nel dicembre 2015. I due avevano avuto, come accadeva spessissimo, una lite furibonda e lui era andato a dormire presto, intorno alle 20. Un sonno interrotto nel pieno della notte quando ha cominciato a urlare in preda a bruciori lancinanti sul volto e su tutto il corpo: Katie gli aveva gettato addosso a sangue freddo acido solforico per "punirlo". Lui riuscì solo a intravedere una sagoma che si allontanava, senza capire chi fosse. Quando un'ambulanza ha portato Daniel in ospedale e la polizia è intervenuta per arrestarla, la donna ha scaricato le responsabilità su Mark Cummings, il suo ex fidanzato 46enne, ma non è stata creduta. Ora dovrà passare il resto della sua vita dietro le sbarre.

Dopo il fidanzamento il rapporto tra Daniel e Katie si era rivelato ben presto burrascoso e le scenate erano all'ordine del giorno: lei era gelosa a livelli ossessivi, e lo aveva costretto a cancellare Facebook dal suo telefonino, pretendendo inoltre che si facesse tatuare il nome "Katie" per dimostrarle il suo amore. Più o meno lo stesso comportamento che aveva avuto con il suo ex, Mark Cummings, che la amava più di ogni altra cosa e avrebbe fatto di tutto per riconquistarla. Un personaggio pieno di luci e ombre non del tutto chiarite, anche se la giuria lo ha scagionato. Nelle settimane precedenti l'aggressione, come ha detto lui stesso, Mark comprò due contenitori di acido solforico per Katie credendo che le servissero per la pulizia dei gioielli. Nella notte in cui Katie ha sferrato l'attacco, lui era in casa dei due, nascosto nella stanza di lei: un ruolo ambiguo, il suo, da "burattino", come si è autodefinito lui stesso. Sempre pronto a compiacerla, tanto da farsi tatuare, in passato, il nome di lei sul collo per dimostrarle la sua devozione. Quale rapporto intercorresse attualmente tra lui e Katie e cosa si siano detti quella notte probabilmente non si saprà mai.

Dopo la sentenza, l'ispettore capo Rich Ward, che ha condotto le indagini, ha reso omaggio alla forza e alla resistenza di Daniel, sostenendo che è straordinario come sia sopravvissuto a quell'attacco. «È difficile descrivere adeguatamente l'orrore e la brutalità di ciò che gli è stato fatto - ha detto - Ed è altrettanto difficile accettare l'agghiacciante mancanza di preoccupazione per lui da parte di Katie, che non ha mai mostrato alcun segno di rimorso». 

Secondo Angela Clark, del Crown Prosecution Service, le prove raccolte dimostrano chiaramente che fu Katie a pianificare e realizzare l'attacco con il chiaro intento di uccidere. «Per evitare di finire sotto processo - ha detto - ha accusato Mark tentando di farlo incriminare, ma in realtà lui voleva solo riprendere la loro relazione.
Come ha riconosciuto anche la giuria, dietro quell'aggressione c'era solo lei, Mark era innocente».

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