Il 13 maggio 1917 era una domenica. I tre pastorelli, Giacinta, Lucia e Francesco, dopo aver assistito alla messa nella chiesa parrocchiale stavano facendo ritorno a casa per prepararsi a condurre al pascolo le loro pecore. Il tempo primaverile era splendido e così decisero di allungare la strada fino alla Cova da Iria, una grande radura a forma di anfiteatro, delimitata verso nord da una piccola altura. A metà strada dal pendio, vicino ad un albero, furono colpiti da una fonte luminosa, quasi accecante. Videro una figura di donna vestita di bianco che emava una luce sfolgorante. «Non abbiate paura, non vi farò del male». La Madonna, secondo il racconto dei tre bambini, chiese loro di costruire una chiesa, di recitare il rosario e di non offendere Dio. Fece riferimento alla guerra che stava per finire e ai tanti soldati che erano morti.
I tre piccoli riferirono a tutti, nella loro semplicità, l'accaduto, insistendo sulle richieste ricevute per la consacrazione dell'umanità al cuore immacolato di maria. Quel villaggio era all'epoca un povero villaggio di pastori. Il 13 ottobre 1930 il vescovo di Leira dichiarò degne di fede le visioni autorizzando il culto alla Madonna di Fatima; l'anno successivo 1931 l’episcopato portoghese fece la prima consacrazione del Portogallo al Cuore Immacolato di Maria. Nel 1942 Pio XII, in un radiomessaggio, consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria e il 7 luglio 1952 consacrò a Maria i popoli della Russia, come aveva chiesto la Madonna di Fatima. Paolo VI il 13 maggio 1967, in occasione del 50esimo anniversario delle apparizioni andò in Portogallo e così fece anche Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982, un anno esatto dopo l’attentato a San Pietro, il cui proiettile sparato da Alì Agca è incastonato nella corona della statua in segno di riconoscenza.
La Madonna di Fatima e le sue apparizioni sono legate al terzo segreto: la terza parte del messaggio ricevuto dalla Madonna e messo per iscritto da suor Lucia, e nel 1944 inviato in Vaticano. Un testo top secret fino a quando non è stato rivelato da Giovanni Paolo II. Il 13 maggio 2000 a Fatima fu rivelato: la visione riguardava immagini simboliche capaci di descrivere le immani sofferenze dei testimoni della fede del secolo XX. C'è il «Vescovo vestito di bianco che prega per tutti i fedeli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici), poi a un tratto cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco».
Dopo l’attentato del 13 maggio 1981, a Wojtyla fu chiaro che era stata «una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola» contro di lui. Il santuario di Fatima è uno dei luoghi più venerati dai fedeli cattolici al mondo.
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