Calo demografico, Istat: «In un anno quasi 90 mila abitanti in meno, la popolazione italiana scende a 60 milioni e 579 mila»

Calo demografico, Istat: «In un anno quasi 90 mila abitanti in meno, la popolazione italiana scende a 60 milioni e 579 mila»
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Lunedì 6 Marzo 2017, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 16:33
Al 1° gennaio 2017 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni 579 mila residenti, 86 mila unità in meno rispetto all'anno precedente (-1,4 per mille). È quanto risulta dai dati Istat. La natalità conferma la tendenza alla diminuzione: il livello minimo delle nascite del 2015, pari a 486 mila, è superato da quello del 2016 con 474 mila. I decessi sono 608 mila, dopo il picco del 2015 con 648 mila casi, un livello elevato, in linea con la tendenza all'aumento dovuta all'invecchiamento della popolazione. Il saldo naturale (nascite meno decessi) registra nel 2016 un valore negativo (-134 mila) che rappresenta il secondo maggior calo di sempre, superiore soltanto a quello del 2015 (-162 mila).


Il saldo migratorio estero nel 2016 è analogo a quello dell'anno prima, ma determinato da un maggior numero di ingressi (293mila) e da un nuovo massimo di uscite (157mila). I residenti hanno un'età media di 44,9 anni, due decimi in più su anno. Gli individui di almeno 65 anni superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione; quelli di 80 anni e più sono 4,1 milioni, il 6,8%, gli ultranovantenni sono 727mila, l'1,2% del totale. Gli ultracentenari sono 17mila. La fecondità totale scende a 1,34 figli per donna (da 1,35 del 2015) a causa del calo delle donne in età feconda per le italiane e al processo d'invecchiamento per le straniere. Le straniere hanno avuto in media 1,95 figli nel 2016 (contro 1,94 nel 2015).

Le italiane sono rimaste sul valore di 1,27 figli, come nel 2015.
Si conferma la propensione ad avere figli in età matura: l'età media al parto è di 31,7 anni. Per gli uomini la vita media raggiunge 80,6 anni (+0,5 sul 2015, +0,3 sul 2014), per le donne 85,1 anni (+0,5 e +0,1). I trasferimenti di residenza intercomunali risalgono a 1,3 milioni (+3,7% sul 2015); i movimenti tra regioni sono 321mila (24% del totale) e continuano ad avvantaggiare le regioni del Centro-Nord. Gli stranieri residenti al sono 5,29 milioni (8,3% della popolazione totale), in lievissimo aumento rispetto all'anno precedente (+0,5 per mille). Per gli stranieri risultano positivi il saldo naturale (+54mila) e il saldo migratorio con l'estero (+216mila). Il contingente dei cittadini stranieri viene ridimensionato da 122mila cancellazioni per irreperibilità e 205mila acquisizioni della cittadinanza italiana. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,551 milioni (-89mila residenti). Per i cittadini italiani risulta negativo sia il saldo naturale (-189mila) che il saldo migratorio con l'estero (-80mila).
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