«Siamo tristi e incazzati perché, in questo momento, non sappiamo come tutelare artisti e spettatori (soci, ovviamente) che ogni sera, con passione e caparbietà, continuano ad animare il nostro spazio - continua -. Cerchiamo una risposta da parte di tutta la città: cosa dobbiamo fare? Cerchiamo una risposta da parte di tutte le forze politiche: crediamo di essere un bene, un'istituzione culturale. Se non è così, ditecelo: non ha senso continuare a farci del male».
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